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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2012 19 norma sugli impianti TV EN60728-1-2 prevede, in questo caso, che il rapporto di protezione tra due segnali DVB-T co-canale sia sempre superiore a 26 dB. Analogamente se l’interferente è un canale adiacente alcune specifiche definite dai costruttori prevedono un rapporto di protezione di -29 dB. In altre parole il dislivello tra canale interferente e canale interferito adiacente può arrivare fino a 29 dB mentre per il canale immagine (N+9) il dislivello può arrivare fino a 33 dB. I valori effettivi di questi due parametri dipendono principalmente dalla bontà costruttiva del sintonizzatore TV. Per alcuni apparecchi TV questi valori di protezione possono anche essere superiori. Nelle norme di riferimento per gli impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi sono stati definiti anche altri rapporti di protezione per esempio fra portante (canale) e i prodotti di intermodulazione entro un singolo canale che deve essere maggiore di 37 dB, e per il rapporto minimo fra portante e rumore (C/N) che in banda UHF deve essere superiore a 27 dB. In Italia le specifiche tecniche per la realizzazione di sintonizzatori-decodificatori per la ricezione dei segnali di televisione digitale numerica sono state definite in una delibera dell’AGCOM n. 216/00/CONS. Questa delibera stabilisce che per tutti i modi (eccetto per 64QAM rate 3/4, 5/6 e 7/8) il rapporti di protezione da canali adiacenti DVB-T deve essere migliore di -25 dB sia per il canale interferente inferiore, sia per quello superiore. Per tutti gli altri canali il rapporto di protezione è migliore di -50 dB, esclusi i canali immagine, per i quali il rapporto di protezione è migliore di -30 dB. Condizioni d’interferenza da canale adiacente Il fenomeno di interferenza da canale adiacente tra ultimi canali DVB-T e primi blocchi LTE, in Italia assegnati a Wind, può presentarsi, in particolare, per gli impianti di ricezione del segnale TV privi di centralina con amplificatore. In questo caso il segnale TV, intercettato dall’antenna, è ricevuto direttamente dall’apparato televisivo senza subire amplificazioni. Qualora l’antenna TV si trovi in prossimità di un trasmettitore LTE, in particolare operante sui primi blocchi, il relativo segnale potrebbe essere ricevuto all’ingresso dell’apparato TV con livelli superiori agli ultimi canali TV, in particolare al 60, rispetto ad una certa soglia critica. La soglia dipende dalla capacità del ricevitore di filtrare i segnali dei canali adiacenti una volta sintonizzato sul canale desiderato e dall’entità delle emissioni fuori banda degli stessi canali adiacenti che sono visti come interferenti. Il superamento della soglia critica causa l’accecamento degli ultimi canali TV, in particolare del canale 60. Tale fenomeno potrebbe essere riscontrato anche su impianti di ricezione del segnale TV dotati di centralina con amplificatore. Tuttavia nella pratica, in presenza di segnali LTE dominanti rispetto ai segnali TV, il fenomeno di disturbo più riscontrabile in questo caso è quello della saturazione dell’amplificatore stesso che deteriora la qualità dei segnali TV prima che questi possano essere ricevuti dall’apparato televisivo. Il fenomeno della saturazione è trattato nel paragrafo successivo. Gli impianti TV privi di centralina sono tipicamente utilizzati per servire un singolo utente con uno o più ricevitori TV collegati direttamente all’antenna. Questa tipologia di installazione è frequente in abitazioni singole (villette, bassi caseggiati, ecc.) ma possono essere presenti anche presso abitazioni condominiali. I segnali LTE hanno uno spettro molto simile ai segnali DVB-T in quanto entrambe le tecnologie utilizzano una modulazione OFDM. La differenza spettrale consiste nell’occupazione di banda che nel caso dell’LTE può presentare in generale diverse larghezze mentre per il sistema DVB-T è pari a 8 MHz. In virtù delle assegnazione dei blocchi di frequenza per il sistema LTE@800MHz si assume una larghezza di banda pari a 10 MHz per ogni canale. I requisiti di immunità in banda UHF dei ricevitori DVB-T commerciali venduti in Europa sono specificati nel D-Book. È importante notare che i requisiti specificati nel D-Book, e nella norma EN 55020 relativa alla marcatura CE dei ricevitori TV, non tengono conto: – degli effetti di SINR dovuti all’emissione fuori banda dell’ACLR (ACLR: Adiacent Channel Leakage Ratio) del primo canale LTE, che in Figura 2. Esempio di rapporto di protezione tra segnali dello stesso servizio DVB-T come da delibera AGCOM


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