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Approfondire identificare correttamente le parti sane del codice, confrontarle, salvarle ed elaborarle al fine di avere una trasmissione ricostruita del codice nella maniera corretta. Ovviamente questo metodo implica un approccio alla duplicazione radicalmente diverso dall’autoapprendimento a causa delle elaborazioni da eseguire. In Figura 5 viene riportato il confronto tra il codice originale e il codice ricostruito da un dispositivo di duplicazione evoluto: i due codici sono praticamente identici. I Rolling-Code La duplicazione dei sistemi rolling-code è decisamente più complessa perché, come detto sopra, non è la copia di un codice fisso, bensì la riproduzione di un codice che varia ad ogni pressione del tasto. In Figura 6 viene rappresentata la tipica struttura di una trasmissione rolling-code. Essenzialmente è composta da tre parti ben distinte: la pausa, la parte a codice fisso e la parte a codice variabile. Figura 4. Schema di trasmissione del radiocomando con il campione corto; le parti sane del codice sono cerchiate in giallo Figura 5. Confronto tra il codice originale e il codice ricostruito da un dispositivo di duplicazione evoluto: i due codici sono praticamente identici 28 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2012 Come è intuibile, la parte problematica è quella variabile perché cambia ad ogni singola pressione del tasto di trasmissione. Questa variazione è il risultato di un’operazione eseguita da un algoritmo matematico. Poter realizzare una copia di questo tipo di codici implica la necessità di programmare sul radiocomando non più un semplice codice ma un insieme di regole matematiche decisamente complesse, dedicate al singolo modello di rolling-code originale. Un radiocomando concepito per riprodurre questo tipo di codici difficilmente potrà essere un Radiocomando per autoapprendimento, a causa della complessità dell’hardware necessario a programmarlo. In conclusione, attualmente, la soluzione più efficace per programmare copie di radiocomandi mantenendo un elevata flessibilità è quella di utilizzare sistemi di programmazione non residenti sul radiocomando ma su programmatori. Si ringrazia per il contributo la società Kalcic di Trieste. www.kalcic.it Figura 6. Rappresentazione tipica della struttura di una trasmissione rolling-code. Tre le parti che la contraddistinguono: la pausa, la parte a codice fisso e la parte a codice variabile


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