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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2012 21 di ricezione TV sono caratterizzati da due parametri: guadagno massimo e potenza massima in uscita con distorsione da intermodulazione del 3° ordine (IMD3) pari a-54 dBc (CEI 100-83 e CEI 100-7). Un livello di segnale di ingresso DVB-T o LTE tale da far superare la massima potenza in uscita specificata dal costruttore comporta un aumento dell’intermodulazione del segnale all’ingresso dei sintonizzatori TV e, conseguentemente, del BER. La guida CEI 100-7, nell’ipotesi di N canali con uguale potenza, prescrive che il livello d’uscita di ogni canale dall’amplificatore a larga banda debba essere ridotto, rispetto al valore fornito dal costruttore, di un valore M pari a: da cui: Le prove effettuate in laboratorio indicano che la corretta ricezione dei segnali DVB-T può essere ottenuta anche con un valore di IMD3 pari a circa -35 dBc, 19 dB superiore al valore di -54 dBc richiesto per i sistemi analogici (CEI 100-83 e CEI 100-7). Poiché ad ogni dB di incremento della potenza di ingresso corrispondono 3 dB di incremento della potenza IMD3, le prove di laboratorio dimostrano che, se gli amplificatori sono regolati con IMD3 a -54 dBc, è possibile incrementare teoricamente la potenza in ingresso fino a circa 6 dB rispetto alla massima potenza dichiarata dal costruttore senza incorrere nella condizione di blocco. Le prove di laboratorio suggeriscono tuttavia, per tenere conto di amplificatori con prestazioni non adeguate o con curve di risposta con andamento non piatto, di limitare tale margine a non più di 3 dB. Guida CEI100-7: gli interventi di mitigazione Il CEI per facilitare la lettura complessiva di tutte le norme applicabili agli impianti di ricezione TV ha riunito in un’apposita guida CEI 100-7, di nuova edizione, tutte le principali indicazioni tecniche fondamentali per facilitare la progettazione e la realizzazione degli impianti TV nel rispetto della regola d’arte tendendo conto dei vare sfaccettature che spaziano dal tema funzionale, agli aspetti di sicurezza fino agli aspetti di compatibilità per i vari servizi. La revisione 2012 della guida 100-7 include un’apposita sezione che riporta delle indicazioni sulla coesistenza degli impianti d’antenna con il servizio radio mobile LTE. Tra i provvedimenti da attuare nel caso si presentassero problemi di interferenza sinteticamente si elencano i seguenti punti: – garantire una adeguata efficienza di schermatura delle apparecchiature e dell’impianto in tale banda di frequenza (compatibilità con gli apparati mobili LTE-UE); – verificare la necessita di introdurre opportuni filtri fra l’antenna e l’entrata del primo amplificatore a larga banda del terminale di testa per ridurre il livello dei segnali LTE BS ricevuti dall’antenna televisiva (compatibilità con la Stazione Base LTE); – negli impianti canalizzati disattivare gli amplificatori di canale della banda degli 800 MHz (dal canale 61 al canale 69); – nel caso di impianto passivo, verificare la necessita di introdurre opportuni filtri LTE per ripristinare i rapporti di protezione minimi per il canale adiacente ed immagine che devono risultare rispettivamente non superiori a 25 dB I/C e a 30 dB I/C. Per aumentare il margine di protezione del filtro, nei casi in cui risulta necessario e conveniente, è possibile agire anche sui seguenti elementi; – orientare l’antenna televisiva in modo da minimizzare il segnale ricevuto dal servizio LTE, sfruttando, quando è possibile, l’attenuazione introdotta dal diagramma di direttività dell’antenna televisiva stessa, anche disorientando parzialmente l’antenna rispetto al segnale televisivo voluto; – ridurre il guadagno dell’amplificatore (se a larga banda), al fine di ridurre il livello dei prodotti d’intermodulazione, ricordando che, per ogni dB di riduzione del guadagno, si riduce di 3 dB il livello dei prodotti di intermodulazione (il C/I varia di 2 dB/dB); – adottare tecniche di amplificazione canalizzata, soprattutto per i canali prossimi al servizio LTE, consentendo di limitare l’attenuazione richiesta al filtro della banda degli 800 MHz. Si ringraziano per il contributo Mariano Giunta e Paolo Gianola di Telecom Italia Lab mariano.giunta@telecomitalia.it paolo.gianola@telecomitalia.it e Claudio Pavan, segretario SC 100D del CEI


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