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Anniversari anni ha sempre investito molto nell’innovazione; non passa anno, infatti, che non si cambi quasi completamente tutta una gamma di prodotti, per migliorare le prestazioni e la facilità di utilizzo». I primi strumenti touch screen Torna più vicino ai tempi nostri, Massimiliano Guglielminotti, ricordando l’Atom e il DIGICUBE: «Sono stati strumenti che, a partire dal 2010, hanno fatto registrare numeri importanti. Il DIGICUBE, nello specifico, ha rappresentato il primo misuratore di campo con schermo touch screen del mercato, un traguardo importante che ha confermato quanto Rover sia al passo con la tecnologia». La presenza ai Road Show «Sono le idee innovative a fare diventare vincente un’azienda – esordisce così Davide Fiore, responsabile vendite Italia. È un concetto semplice da comprendere, ma difficile da mettere in pratica: non per Edoardo Romano, però. Devo essere sincero, quando ho messo piede in Rover, nel 2006, ho fatto fatica a convincermi di dover rivedere il mio modo di intendere il mercato. Ho 48 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 23 - 201029 capito immediatamente dopo il mio ingresso che questa era una società dotata di uno spirito innovativo senza eguali. Oggi, posso dire che la nostra è un’azienda da studiare, per come ha contribuito a sviluppare il mercato e per quanto ha prodotto in modo pioneristico nei settori di riferimento. Personalmente, ho lavorato sul territorio nazionale in modo costante e assiduo, partecipando a tutte le tappe dei vari roadshow e meeting ai quali Rover era presente, dando vita a centinaia di incontri. Stare a contatto con le persone mi ha sempre appassionato e gratificato; inoltre, ho sempre creduto nei prodotti progettati da Rover, così da presentarli con entusiasmo e originalità. Di tutti questi anni potrei ricordare diversi aneddoti; ce n’è uno particolarmente simpatico, successo in alcune delle presentazioni fatte in giro per l’Italia: per confermare quanto fosse robusto un misuratore di campo Rover durante la presentazione lo facevo cadere a terra per poi riprenderlo, tra l’incredulità dei presenti, facendo loro notare che era ancora perfettamente funzionante. E non ho mai avuto dubbi sulla riuscita di questo esperimento, perché credo profondamente nell’affidabilità dei misuratori Rover, una prerogativa che mi dà serenità nel propormi in prima linea a presentarne le peculiarità. Rover oggi, dopo decenni di attività, è ancora un’azienda all’avanguardia; sono sicuro che in futuro continuerà ad aprire nuovi orizzonti di mercato come, da 40 anni orsono, ha sempre fatto». Il software, l’anima degli strumenti «Sono entrato in Rover immediatamente dopo essermi laureato, nel 2002 – ci racconta Andrea Pretelli, responsabile software e progettazione. In azienda, da subito, ho preso parte ad un gruppo di 5 tecnici che sviluppavano software per strumenti di misura. In seguito, ne sono diventato il responsabile occupandomi direttamente della progettazione e dell’intera gestione del prodotto. Un ruolo di estrema responsabilità se pensiamo che nel tempo mi sono interfacciato direttamente con i clienti principali per capirne le esigenze e svilupparne i prodotti, progettati su misura. Mi riempie di orgoglio soddisfare appieno una richiesta che proviene dai nostri clienti, grande o piccola che sia l’operazione da eseguire. Uno dei progetti più significativi, Le attività di formazione in India (foto sopra) e in Sud Africa (sotto)


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