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Filtri LTE, da palo e interno All’inizio del 2013 sono previsti i primi servizi non sperimentali di telefonia mobile LTE, sulla banda degli 800 MHz. Come evidenziato ormai da numerosi studi internazionali, oltre che dal Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai di Torino, l’utilizzo di frequenze ex televisive (canali 61÷69) può dare luogo a interferenze sui canali DTT. Ecco allora venire in aiuto i filtri LTE, che tagliano la banda passante al di sotto degli 790 MHz. Mitan Technologies propone due modelli, uno da interno e uno da palo con contenitore stagno, entrambi dotati di connettori F. trova ai margini della copertura di un ripetitore o in presenza di specchi d’acqua che inducono variazioni nel livello del segnale ricevuto. Inoltre, questi centralini offrono l’amplificazione separata, completamente schermata, con elevata linearità di guadagno e alto isolamento tra gli ingressi. I centralini Master possono essere montati a parete oppure su barra DIN, una caratteristica che li contraddistingue. Da segnalare poi l’anima ‘ecologica’ della progettazione di Mitan Technologies: il nuovo alimentatore della serie Master, basato su tecnologia switching, consente di raggiungere un livello di efficienza molto elevato (superiore all’80 per cento), rendendo trascurabile la necessità di dissipazione termica. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2012 167 o bifamiliari); quelli da 115 dBμV si utilizzano in impianti di medie dimensioni (villette a schiera da 4 unità, piccoli condomini) mentre i centralini da 120 dBμV si indirizzano a impianti di dimensioni medio-grandi (condomini da 6 a 20 appartamenti). Versatilità anche nella dotazione di ingressi: da 1 (unico VHF+UHF) fino a 4 (VHF, UHF, IV, V), e nel guadagno che si estende da 20 fino a 46 dB. Tutti gli ingressi sono regolabili con trimmer a impedenza costante per mantenere un elevato adattamento d’impedenza a tutti i livelli di regolazione. Inoltre, dispongono di telealimentazione automatica: non occorre attivare uno switch, la presenza di un’antenna attiva o di un preamplificatore vengono rilevati automaticamente. Il taglio standard della banda IV e V è situato rispettivamente sui canali 34 e 36, ma è possibile ordinare il centralino con altri tagli, a seconda delle esigenze installative. Pronti per i nuovi scenari La serie Master dispone di ulteriori versioni, utili nell’attuale scenario della DTT. Come i modelli dotati di AGC, ad esempio, che consente di adeguare il livello di amplificazione in funzione del segnale in ingresso per mantenere stabile il livello d’uscita (evitando perciò il rischio d’intermodulazione). Oppure il filtro LTE, che limita la banda passante della gamma UHF a 790 MHz. L’AGC si dimostra efficace quando ci si SMART AMP, amplificatori da palo Anche gli amplificatori da palo serie Smart sono dotati di AGC, quindi particolarmente indicati in quelle aree dove i segnali subiscono sensibili mutamenti di livello, permettendo di ottenere in uscita un segnale sempre ottimale, anche durante un calo fisiologico (per il fenomeno del fading, con range d’ingresso tra 60 e 80 dB), senza incorrere nell’intermodulazione quando la propagazione fa risalire il livello. Il guadagno di questi amplificatori è dunque variabile, a seconda del modello, per garantire un livello medio in uscita di 108/118 dBμV (80/90 dBμV su 40 canali). – SMARTMP121, guadagno 0 ÷ 20 dB, 1 ingresso UHF; – SMARTMP132, guadagno 0 ÷ 30 dB, 1 ingresso unico III/ UHF, ideale abbinato ad antenne Combo o Log periodiche; – SMARTMP232, guadagno 0 ÷ 30 dB, 2 ingressi (1 III e 1 UHF); – SMARTMP332, guadagno 0 ÷ 30 dB, 3 ingressi (1 III e 2 UHF). Con la serie Smart sono disponibili modelli a 1 ingresso (UHF, III+UHF) oppure a 2 ingressi (III e UHF). L’adozione della tecnologia AGC libera l’installatore dalla difficile scelta del giusto guadagno da adottare e dalla necessità di regolare gli attenuatori degli ingressi per evitare di superare il massimo livello alle prese. È noto che l’uso degli attenuatori può far peggiorare il rapporto segnale/rumore. Infine, aiutano a risolvere il problema causato della variazione di segnale, che spesso affligge il DVB-T, mantenendo un buon rapporto segnale/rumore.


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