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Standard In questo caso, il ricevitore fisso ignora i FEF T2-Lite e riceve i FEF T2-Base, viceversa avviene con il ricevitore mobile. Con l’introduzione sul mercato dei nuovi ricevitori T2, dotati di funzionalità T2-Lite, i broadcaster potranno così lanciare servizi dedicati a terminali mobili, eventualmente ricevibili anche dai convenzionali ricevitori domestici. Tutto ciò con limitati costi di rete, in quanto il T2-Lite potrà essere combinato con il T2 sulle reti esistenti. Non sarà dunque necessario realizzare reti separate per i servizi mobili, e questo potrà incoraggiare il lancio graduale di nuovi servizi mobili in base alla domanda di mercato. In Tabella 1 vengono elencati i valori ammessi per i parametri di configurazione relativi al profilo T2-Lite mentre in Tabella 2 è mostrata una tipica configurazione operativa relativa ad un multiplex T2/T2-Lite. Il T2-Lite nasce per offrire ai broadcaster l’opportunità di introdurre servizi di TV mobile a costi contenuti, allo stesso modo semplificando la tecnologia del sistema, riducendo la complessità e il consumo dei dispositivi di ricezione, pur mantenendo ottime prestazioni e flessibilità di configurazione, nell’ottica di una rapida introduzione sul mercato dei terminali d’utente. Le sperimentazioni La Valle d’Aosta è stata spesso il teatro di numerose sperimentazioni del Centro Ricerche Rai, specialmente con l’avvento del digitale negli anni ’90. Questa regione, a causa della sua orografia, offre un ambiente particolarmente complesso dal punto di vista della diffusione e della 8 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 ricezione dei segnali. Le numerose vallate laterali e il cospicuo numero d’impianti che sono necessari per coprire il territorio rendono la Valle d’Aosta perfetta per testare in maniera approfondita le reti a singola frequenza. Inoltre, la possibilità di percorrere una fitta rete stradale secondaria, accanto a quella principale dei fondo valle, che spesso s’inerpica su scoscesi versanti montuosi frequentemente nascosti dai trasmettitori, rappresenta un banco di prova straordinario per la ricezione di segnali in movimento. Infine, la Valle d’Aosta, essendo così ben ‘schermata’ dal resto del territorio nazionale, grazie alle sue imponenti vette montuose e avendo, rispetto al resto del Paese, un numero limitato di canali occupati, ha una maggior flessibilità nell’assegnazione di frequenze per la sperimentazione. Per questi motivi, all’inizio del 2013, dopo aver verificato in laboratorio le prestazioni del T2 Lite e la possibilità di utilizzare con profitto il ricevitore T2-T2 Lite montato su una scheda prototipale è partita la sperimentazione in area di servizio. L’obiettivo del progetto era l’attivazione di un testbed DVB-T2 + DVB-T2 Lite mediante l’accensione di due trasmettitori in località Gerdaz e Salirod in rete a singola frequenza (SFN). Lo scopo della campagna di misure consisteva nella valutazione delle caratteristiche tecniche del sistema T2+T2 Lite in area di servizio e della copertura in mobilità utilizzando vari schemi di modulazione in funzione del livello di campo disponibile. Inoltre, questa sperimentazione era un’ottima occasione per fare esperienza sulla realizzazione di una piccola rete a singola frequenza in ‘ambiente ostile’ con le problematiche ad essa collegata: sincronizzazione dei trasmettitori, valutazione delle aree di sovrapposizione delle coperture, Figura 3. Head-End di generazione del segnale. TABELLA 2 T2-Base T2-Lite FFT 32K 8K Intervallo di guardia 1/128 1/32 Modulazione 256QAM QPSK Code Rate 2/3 1/2 Bit rate 30,8 Mbit/s 1,5 Mbit/s Configurazione operativa tipica per un Multiplex T2-Base/T2-Lite


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