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Approfondire Vediamo in questa puntata conclusiva altri importanti aspetti delle immagini video, fino alle opzioni di alimentazione e cablaggio. Dopo aver descritto le tecnologie che stanno alla base dei prodotti utilizzati negli impianti di videosorveglianza come i DVR e le telecamere, i relativi sensori e il loro posizionamento, passiamo ora in rassegna i parametri che determinano la qualità, come registrare le immagini d’archivio e, infine, quale topologia realizzare per l’alimentazione e la scelta dei cavi e connettori. Risoluzione, bitrate e framerate In un impianto di videosorveglianza, il processo di digitalizzazione richiede una grande potenza di elaborazione, soprattutto con registrazioni multiple ad elevato bit-rate e frame-rate. Solitamente, le specifiche indicano il numero massimo di immagini per secondo (IPS) che il DVR è in grado di registrare ad una determinata risoluzione. Gli IPS vanno poi suddivisi tra tutti i canali utilizzati e, per prudenza, ridotti di un 20-30% per evitare la congestione e quindi il malfunzionamento del sistema. Un DVR a 8 canali con 400 IPS alla risoluzione D1 (Pal) potrà quindi gestire fino a 50 fps per ogni canale, comprimendo il segnale digitale con la massima 32 IMPIANTISTICA Videosorveglianza residenziale elementi di base, seconda parte dell’impianto: dalla risoluzione video supportata alla registrazione Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 efficienza grazie al codec H.264. In realtà, non ha alcun senso esagerare con il numero di frame in registrazione visto che, per immagini sufficientemente fluide e intelligibili, sono sufficienti 15-20 fps. Un frame-rate elevato riduce, inoltre, l’autonomia dell’hard disk perché crea file più grandi. Meglio, piuttosto, ridurre il frame-rate, aumentare il bit-rate e selezionare la più elevata risoluzione supportata dalle telecamere. Sia queste che i DVR di ultima generazione supportano sia il formato D1 (704x576 punti - 4:3) e che il 960H (960x576 punti - 16:9). Quest’ultimo è da preferire perché copre meglio l’area sorvegliata grazie al formato widescreen. Registrazione continua o intelligente L’hard disk integrato nella maggior parte dei DVR di fascia media, indicativamente nella fascia di prezzo tra i 200 e i 300 euro, ha una capacità di 500 GB. Si può sostituire con un taglio più grande (es. 1 o 2 TB) Per visualizzare le immagini delle telecamere è possibile accedere da remoto, tramite un qualsiasi browser, dopo aver impostato un DNS ‘aperto’ gratuito come OpenDNS oppure a pagamento.


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