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Phil Laven, presidente DVB. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 15 banda è cresciuto di oltre 31mila volte: si è passati da picchi di consumo pari a circa 85 Gbps a 27 Tbps. Altrettanto impressionante è la previsione per i prossimi 10 anni: si prevede che raggiungerà fra dieci anni gli 8,3 Pbps (Petabit per secondo): ciò equivale a inviare contemporaneamente a 1 miliardo di persone uno streaming da 8,3 Mbps. A questi risultati contribuiscono vari elementi, primo fra tutti la distribuzione di contenuti video a tutti i livelli, dal professionale al consumer. Diverse le riflessioni: – un trend dei consumi di questo tipo implica la disponibilità di reti a larga banda sempre più capaci e costose; bisogna individuare i modelli di business praticabili; – Internet delle cose contribuirà ad aumentare questo consumo; – nonostante i nuovi codec (vedi HEVC) consentano di comprimere con maggior efficienza i contenuti video, la risoluzione video aumenta: dal Full HD si passerà all’UltraHD-4K e 8K; – si prevede che entro il 2020 il consumo della larga banda per contenuti video supererà il 70% del totale. Secondo IHS il consumo di televisione lineare si mantiene costante. Helmut Stein, responsabile DVB Promotions & Communication. Il problema è davvero serio: i gestori delle reti cablate/wireless (ossia gli operatori telecom) non possono permettersi di affrontare problematiche generate dalla saturazione della rete. La distribuzione video non può reggere sulla larga banda, quindi operatori telecom e broadcaster in un prossimo futuro potrebbero svolgere ruoli complementari, con le rispettive infrastrutture più integrate per soddisfare la richiesta di contenuti video evitando il collasso delle reti. Le reti DVB-T2 potrebbero favorire questa complementarietà. Inoltre, la popolazione europea, la cui età media continuerà ad aumentare nel prossimo decennio, mantiene pressoché stabile il consumo quotidiano di televisione e il divario della larga banda fra le regioni del nord e del sud Europa aumenta inesorabilmente: tutti questi elementi giocano un ruolo a favore sia dei broadcaster che della televisione lineare. L’importante è stabilire regole e leggi che evitino fenomeni di concorrenza sleale.


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