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Tower Overlay - La sperimentazione eMBMS Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 11 La tv sul cellulare trasmessa anche dai trasmettitori televisivi potrebbe diventare presto una realtà. Una speranza che nasce della prima sperimentazione sul ‘campo’, condotta nel 2015 dalla francese TDF e dalla Rai per la diffusione LTE-A+ (su cui si basa la tecnologia 4G) da stazioni di trasmissione TV ad alta potenza. Una sperimentazione che ha coinvolto direttamente la Tour Eiffel a Parigi e, in Italia, due impianti di trasmissione Rai della Valle d’Aosta. Il progetto congiunto, basato sull’idea originale ‘Tower Overlay’ sviluppata e realizzata nel 2013 dalla Technische Universitaet Braunschweig (Germania), ha avuto anche il contributo della statunitense GatesAir ed è supportato dalla tedesca IRT e dalla francese Expway. Obiettivo: trovare una convergenza reale tra tecnologia LTE e le infrastrutture di radiodiffusione tradizionale. La sperimentazione giunge in un momento in cui l’industria della telefonia mobile sta guardando con sempre maggior interesse a un sistema di trasmissione compreso nel 4G in grado di dare risposta al crescente consumo di video/TV live attraverso i dispositivi mobili, il cosiddetto eMBMS. L’adattamento del formato di trasmissione LTE alle torri televisive ‘tradizionali’ rende possibile la cooperazione tra reti cellulari e reti di radiodiffusione, riducendo i carichi di rete, il consumo di energia e i costi della rete stessa. Inoltre, sfruttare una tecnologia ispirata all’LTE offre la possibilità di raggiungere tutti i dispositivi mobili senza la necessità di aggiungere, all’interno del dispositivo, un ulteriore ricevitore specifico per il segnale broadcast, una barriera, in passato, molto difficile da superare. «Credo che le stazioni TV ad alta potenza, grazie alla loro ampia area di copertura – dice il direttore del Centro Ricerche Rai di Torino – possano diventare un efficace strumento a supporto delle crescenti necessità legate alla trasmissione del video live verso dispositivi mobili. La soluzione in fase di sperimentazione permette di trasmettere simultaneamente contenuti ai televisori convenzionali (in formato T2) e ai dispositivi mobili a seconda delle esigenze». Nella sperimentazione, due flussi di dati condividono lo stesso canale UHF in modalità ‘a divisione di tempo’: un flusso trasporta programmi digitali convenzionali in alta definizione, che possono quindi essere guardati su normali televisori dotati di decoder DVB-T2, mentre il secondo trasporta uno specifico segnale dedicato a smartphone, portatili e tablet di tipo 4G LTE-A+. «Sono orgoglioso – aggiunge il professor Ulrich Reimers, ‘padre’ del Tower Overlay – di vedere che la nostra idea originale è diventata ormai una realtà grazie al lavoro congiunto del mio gruppo, che ha realizzato i sistemi prototipali utilizzati nella sperimentazione, e dei nostri partner Rai, TDF e GatesAir. Sono lieto che si siano trovati sostenitori in Expway e in IRT». Vincent Grivet, capo dello Sviluppo Trasmissioni di TDF, sottolinea, invece, le prospettive della sperimentazione: «Nel corso del 2013, nel progetto B2M, anche allora dalla Torre Eiffel, abbiamo dato una dimostrazione dell’idea di broadcasting di qualsiasi contenuto popolare verso tablet, evidenziando come il broadcast possa essere utilizzato non solo per programmi live ma anche per l’on demand; fare adesso dei test con una tecnologia che è vicina all’LTE apre una prospettiva del tutto nuova per quanto riguarda la convergenza degli ambienti media e telecom, i due mercati nei quali TDF opera. Questo è veramente eccitante e promettente». del ricevitore, anche in alcune gallerie. In autostrada, fino alla velocità massima consentita di 130 km/h, non è stato riscontrato alcun problema. A questo proposito è stato anche effettuato un test cambiando il profilo di portante da PP4 a PP7 e in questo caso, viaggiando a velocità superiori a 70-80 km/h in direzione radiale rispetto al trasmettitore, il ricevitore sganciava. Questo conferma pienamente i risultati ottenuti in laboratorio sul canale mobile. Si può quindi ragionevolmente ipotizzare che con la modalità T2 Lite prescelta il sistema dovrebbe reggere fino a velocità intorno ai 250 km/h, aprendo così interessanti prospettive di utilizzo sui treni ad alta velocità (Figura 6). Mediante il misura campo ESVB, è stata rilevata la potenza d’ingresso del ricevitore da cui, mediante le caratteristiche dell’antenna, si è ricavato il campo disponibile. Anche in questo caso i dati sono stati acquisiti e associati alla posizione e alla velocità del mezzo ottenuti mediante il GPS e l’odometro. In fase di elaborazione dei dati si è calcolato il campo elettromagnetico al 95% su segmenti misurati di 300 m: si tratta del valore di campo oltre il quale, nel tratto considerato, cadono il 95% dei dati raccolti. Tali valori sono stati mappati sulla carta geografica con colori che richiamano la ricevibilità del segnale, ottenendo così un’indicazione fra il valore di campo elettromagnetico e la disponibilità. del servizio.


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