Page 30

SI_TVdigitale0115

Approfondire livello simile al segnale utile. In analogico questo tipo di disturbi non provoca la perdita della continuità del programma ricevuto. Al contrario, in DVB-T si hanno degli effetti fastidiosi perchè i disturbi brevi ma intensi bloccano la decodifica del segnale, l’immagine diventa tutta squadrettata o addirittura un quadro nero e interrompe la continuità della ricezione. Se poi il difetto è frequente, la ricezione diventa problematica. Misurare i disturbi impulsivi Vediamo, con un caso pratico, come affrontare il problema. Negli esempi di Figura 7 viene raffigurato lo spettro di un ch.9, interferito da disturbi impulsivi. In rosso sono rappresentati i valori istantanei (Live) e in nero i valori di picco memorizzati in Max- Hold, nella figura a destra la costellazione relativa. La differenza fra i due rilievi è dovuta alla diversa direttività delle antenne usate. La Figura 7 è composta da due parti: superiore e inferiore. Nella parte superiore della Figura 7 l’antenna è molto direttiva, il rapporto fra il segnale e le scariche è buono, la costellazione è ottima. Nella parte inferiore, invece, l’antenna è di media qualità (poco direttiva) e la differenza si nota subito; la costellazione è pessima e il margine di affidabilità è insufficiente. Il vero margine è rappresentato dallo spettro in Max-Hold, (grafico nero), mentre lo spettro istantaneo potrebbe essere ingannevole (grafico rosso). Questo esempio ci fa capire l’importanza della scelta dell’antenna, (più o meno direttiva possibilmente con pochi 30 FIGURA 8. SPETTRO DEI DISTURBI IMPULSIVI Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 lobi secondari) il suo posizionamento e l’importanza di non limitarsi alla ricerca del livello ma verificare tutti i parametri che il nostro strumento mette a disposizione. Fin qui abbiamo valutato i disturbi che si sommano al segnale utile in antenna, ma in molti casi l’interferenza viene veicolata al televisore da una pessima schermatura dell’impianto di distribuzione. Alcuni strumenti permettono di visualizzare la traccia del massimo livello che si aggiorna in continuazione, permettendo analisi fini come questa appena descritta. Lo spettro dei disturbi impulsivi La direttiva 2004/108/CE prescrive che le apparecchiature elettriche ed elettroniche non generino perturbazioni elettromagnetiche, e quindi le scariche dell’esempio riportato in Figura 8 non dovrebbero esistere. Di seguito, la stessa normativa richiede che le apparecchiature elettriche ed elettroniche in genere presentino un livello d’immunità alle perturbazioni prevedibili nelle condizioni d’uso cui sono destinate. È su questo punto che si vede la differenza fra un impianto nuovo fatto a regola d’arte e un impianto datato. Un vecchio partitore o amplificatore con i componenti ‘in aria’ non schermati è un ottima antenna per i disturbi impulsivi. Su questo aspetto l’industria è stata molto attenta, oltre ad antenne più performanti, ci propone componenti più accurati nella costruzione, con contenitori metallici che proteggono l’elettronica contenuta dai disturbi. I cavi oltre che essere catalogati in funzione delle perdite, dichiarano il tipo e la


SI_TVdigitale0115
To see the actual publication please follow the link above