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Conoscere Pietro Guerrieri, General Manager di SES Astra Italia. 24 L’esempio dell’HD+ Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 L’intervento di Pietro Guerrieri ha avuto come tema principale la piattaforma HD+, che fa capo all’omonima società HD+ GmBH, filiale di SES. HD+ è diffusa in Germania dove è stata introdotta nel 2009. Questa piattaforma ha generato un eco-sistema per favorire lo sviluppo dell’alta definizione. Un’azione che, ancora una volta, ha evidenziato come l’avvio di un circolo virtuoso sia determinante per il successo di un’iniziativa e ripropone la consueta domanda se sia nato prima l’uovo o la gallina. I punti cardini dell’ecosistema HD+ sono quattro: la visione si devono pagare 5 euro al mese; si possono ricevere sempre 30 ulteriori canali HD pubblici e, inoltre, sono disponibili oltre 100 app (servizi Smart TV) e il servizio RePlay (in SD e a pagamento) che offre i programmi trasmessi nei sette giorni precedenti. Con questa offerta tutti e quattro punti i cardine dell’ecosistema hanno la convenienza che il sistema si sviluppi. Alla fine del 2014 gli abbonati totali ad HD+ avevano superato la soglia dei 3 milioni, di cui 1,4 milioni a pagamento e 1,6 milioni ancora nel periodo gratuito dei 6 mesi. Un esempio che potrebbe rappresentare la soluzione italiana all’HD, dove la disponibilità di programmi ad alta definizione è ancora pressoché latitante. L’intervento di Antonio Preto commisssario AGCom Evento clou del secondo giorno è stato l’intervento di Antonio Preto, commissario dell’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCom). Un discorso che ha toccato innumerevoli argomenti e ha dimostrato grande lucidità di vedute e di strategie. Ne riportiamo alcuni dei numerosi passi significativi: «L’indagine conoscitiva sulla TV 2.0, da poco realizzata da Agcom, contribuisce bene a chiarire gli aspetti tecnici, economici e regolamentari della TV del futuro. In Italia si contano già oggi oltre 4 milioni di smart TV, di cui circa la metà connesse. Secondo le stime, saranno 20 milioni nel 2018 (di cui 16 connesse). Dall’indagine è emerso il rischio che si affermino sul mercato sistemi chiusi, quei walled garden che destano serie preoccupazioni nel regolatore. Penso alle interfacce proprietarie di alcune smart TV che consentono ai loro produttori di decidere a monte i contenuti da veicolare e l’ordine di priorità con cui presentarli. La scelta del modello chiuso rende tali operatori dei gatekeeper in grado di condizionare l’offerta audiovisiva». Klaus Illgner- Fehns, HbbTV Consortium. – broadcaster, che non avviano le trasmissioni in HD a causa della bassa penetrazione di decoder; – produttori di decoder, che non sono interessati all’HD perché l’offerta è troppo limitata; – telespettatori, che non sostituiscono il decoder per lo stesso motivo, ossia l’offerta non è interessante. Il modello di business di HD+ è interessante perché dimostra che l’investimento da sostenere per trasmettere in HD può essere finanziato dal pagamento di una quota minima d’abbonamento. Per ricevere i programmi bisogna acquistare un decoder HD+ (esattamente come accade in Italia per tivusat) e per i primi sei mesi la visione di 20 canali HD commerciali è gratuita. Per proseguire


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