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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2015 17 Il DVB-T2 Lite si pone anche in competizione con il DAB/DAB+. Rispetto a quest’ultimo il DVB-T2 Lite, come ha ricordato Kenneth Wenzel di Open Channel (operatore radio/TV digitale a Copenaghen) nel suo intervento, offre importanti punti di forza: solidità del segnale fino a 6 volte maggiore, capacità 3 volte superiore (circa 48 programmi radio) oppure una combinazione media di queste caratteristiche (segnale 2 volte più robusto e doppia capacità), oltre al supporto alla banda da 1,7 MHz, la stessa utilizzata dal DAB nelle bande VHF, III e L. 5G e Mobile Video L’intervento di Ulrich Reimers, professore all’Università Tecnica Braunschwig e co-fondatore del DVB è stato, come sempre, di grande spessore; tema 5G per il mobile video. Lucido e provocatorio, quanto basta per ribadire l’attenzione su aspetti cari al mondo del broadcasting, il professor Reimers ha iniziato sottolineando che il 5G potrebbe non sostituire, ma coesistere con il 4G. Un nuovo strumento di sperimentazione e sviluppo, capace di ridefinire i paradigmi dei nuovi servizi: un elemento da non sottovalutare e da studiare con particolare attenzione. Partiamo da alcune considerazioni già accennate sopra, come il traffico video su device portatili che ha superato il 50% del totale alla fine del 2012 e il 55% lo scorso anno, con una previsione di oltre il 70% nel 2019. Anche il traffico dati mobile cresce a dismisura nonostante le reti fisse, via Wi-Fi, contribuiscano ad alleggerire il traffico che transita dalle reti cellulari. Uno dei problemi che assilla maggiormente gli operatori telefonici è capire come monetizzare il traffico video per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture di rete. Per quello che si può ora ipotizzare il 5G sfrutterà diverse tecnologie: la configurazione MIMO e la capacità delle antenne di adattarsi alla configurazione dell’ambiente, il Full Duplex, l’accesso multiplo non ortogonale, modulazioni e codifiche innovative. La configurazione delle Il traffico dati mobile dal 2014 al 2019, previsione Cisco. reti beneficerà di una crescita smisurata di access point (intesi in senso lato quindi anche stazioni radio base), di connettività diretta fra device, wireless mesh con gruppi di dispositivi, reti ibride con vari layer, reti self-organizing e definite via software. Dal punto di vista frequenziale le risorse sotto i 6 GHz sono davvero limitate: implementare il 5G in queste bande significherebbe riorganizzare tutte le reti esistenti. L’obiettivo è quello di raggiungere un’efficienza spettrale considerevolmente più elevata e quindi si può ipotizzare l’utilizzo di bande più elevate, ad esempio 60 o 72 GHz, dovendo però ridefinire il concetto di rete cellulare così come viene inteso ora. Nel caso dovesse concretizzarsi questa idea si dovranno ipotizzare due livelli di rete: esterna, dove la distanza fra due stazioni radio base non dovrà superare i 50 metri e interna, con celle distanti pochi metri. Venisse, invece, utilizzata la rete attuale per implementare il 5G attraverso l’evoluzione dello standard LTE allora sarebbe tutta da dimostrare la possibilità di sostenere un traffico così elevato per il video mobile. In questo contesto potrebbe essere adottata la soluzione Tower Overlay, una rete integrata composta da ripetitori broadcast e stazioni radio base LTE-A+ capaci di combinare servizi di tipo unicast, multicast e broadcast. Lo spettro TV prossimo futuro La prossima conferenza WRC (World Radiocommunication Conference) si terrà a Ginevra dal 2 al 27 novembre 2015. All’ordine del giorno, si discuterà anche la riallocazione di diverse bande di frequenza per facilitare lo sviluppo di applicazioni a larga banda di tipo mobile. Fra le bande in discussione c’è quella


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