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Case History l’estensione dell’area interessata è stata utilizzata componentistica ottica di livello professionale. Tutte le fibre sono state terminate con i connettori SC-APC». La head-end principale La stazione di testa principale si trova nello stesso edificio, quello da 22 piani, che ospita anche la parte aerea. In questa Armadio sono presenti una centrale a cluster FR PRO10A per la parte terrestre e quattro amplificatori KX125E dedicati alle 4 polarità sat. Tutti i segnali (disponibili in coassiale) dopo essere stati amplificati vengono suddivisi in due rami: il primo serve i 20 piani dello stesso palazzo in “RF”; l’altro ramo viene inviato ad 90 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 un trasmettitore ottico (che effettua la conversione elettrico/ottica); l’uscita di questo trasmettitore alimenta le stazioni di testa degli altri palazzi, attraverso percorsi interrati. La montante di risalita in cavo coassiale (sei cavi), anch’essa realizzata con cavi PRG11, è stata suddivisa in quattro sottostazioni, ciascuna necessaria per servire cinque piani consecutivi. In ogni sottostazione è stato installato un amplificatore KW35D (segnali DTT) con alimentatore KP15 e i derivatori necessari e un amplificatore AMP9254A per i segnali satellitari con tre multiswitch Fracarro della famiglia 4400 (swi44xx), completamenti passivi. «Il numero di appartamenti per piano – commenta Sante Campanella – varia da piano a piano, da 1 a 5. Ad ogni piano la disponibilità di prese sat è molto ampia: attualmente sono libere i 2/3 delle prese che la configurazione d’impianto offre; tradotto in numeri, su 18 prese disponibili soltanto 8 sono state già cablate mentre le restanti 10 sono destinate a utilizzi futuri. Comunque, ogni armadio di piano può ospitare altri multiswitch per raddoppiare o triplicare questi numeri. Nel caso poi, in un prossimo futuro, fossero necessarie ancora più prese sat, sostituendo i multiswitch di piano con i nuovi di tipo dCSS (distribuzione monocavo), si potranno raggiungere numeri particolarmente elevati». La filosofia di questo impianto è chiara: la predisposizione degli spazi installativi offre potenzialità d’espansione totali (come si dice in gergo, a prova di futuro) e le diverse montanti presenti garantiscono soluzioni impiantistiche di qualunque dimensione. Un concetto che va ben oltre le indicazioni della Legge 164 dedicata all’impianto di Comunicazione Elettroniche degli edifici, nonostante il progetto sia stato concepito molti anni prima. Il cavedio che ospita i multiswitch di piano. Si noti l’ampio spazio a disposizione, utile per adeguamenti futuri e le etichette poste su ogni cavo, che indicano il segnale e la provenienza.


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