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Approfondire Le configurazioni dei test in Germania per la migrazione al DVB-T2. Slide tratta dall’intervento di Klaus Ilgner, Managing Director IRT La migrazione al DVB-T2 in Germania entro il 2022. In Italia, infatti, ci sono più di 500 emittenti locali/regionali che occupano l’equivalente di 10 Mux nazionali. Considerando che a quella data le frequenze dovranno già essere a disposizione degli operatori mobili, il processo di migrazione delle frequenze dovrà iniziare qualche anno prima, attivando un periodo di simulcast funzionale ad evitare la perdita di audience. Completata la liberazione dei canali a 700 MHz, nel 2022 la piattaforma italiana terrestre avrà a disposizione solo 28 canali UHF (oggi sono 40) e 8 VHF, assegnati fino al 2032/2034. Tuttavia considerando i vincoli internazionali ci si può attendere dopo il 2020 la disponibilità di soli 14 MUX nazionali in UHF. 20 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 La migrazione al DVB-T2 L’analisi di Alberto Morello considera di 8 anni la vita media di un apparecchio di ricezione TV, con la dovuta premessa che sul futuro nessuno ha la sfera di cristallo e che ogni stima di mercato ha ampi margini di incertezza. Partiamo dalla base attuale di installato, che si suddivide soprattutto fra modelli SD/ MPEG-2 (circa 15 milioni) e HD/MPEG-4 (circa 25 milioni), oltre a pochi milioni di modelli di ultima generazione (DVB-T2/HEVC). Nel corso di quest’anno, la base di installato seguirà questo trend: In Germania la diffusione della televisione via cavo è rilevante così come la presenza di TV Sat. Dal 2002 il DVB-T in Germania raggiunge 7,6 milioni di famiglie, il 10% dei televisori installati e il 19% dei device video (28,5% nelle aree centrali). L’adozione del DVB-T2 stabilirà un primato perché, grazie all’HEVC, i broadcaster adotteranno per la prima volta la risoluzione 1080p. L’HEVC offre prestazioni ancora più vantaggiose quando si ritrova a lavorare su segnali HD, dove riduce del 75% l’occupazione della banda (16 Mbit/s in MPEG-2 rispetto ai 4 Mbit/s dell’HEVC). Le specifiche minime dei ricevitori sono le seguenti: DVB-T2, HEVC, 1080p, CI+. La migrazione al DVB-T2 avverrà con switch-over per regioni e si concluderà nel 2019. È stata pianificata alle seguenti condizioni: analoga robustezza del segnale rispetto l DVB-T, massimizzare la banda di frequenze disponibili, funzionalità di base sui servizi in mobilità, con performance stabili fino a 180 km/h (decoder dedicati con antenna diversity). Infine, i test field hanno riguardato anche due celle LTE operative in eMBMS (modalità Single Frequency Network) per la trasmissione TV terrestre; proposta al 3GPP la standardizzazione per le reti 5G.


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