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Soluzione a prova di futuro «Negli anni abbiamo consolidato con Fracarro Radioindustrie un rapporto costruttivo – racconta Roberto Gaio di Ariatta Ingeneria dei Sistemi – basato sul reciproco confronto e sulla condivisione delle rispettive conoscenze, per sviluppare progetti sempre più al passo con la rapida evoluzione tecnologica. La realizzazione di sistemi di ricezione TV a prova di futuro sono da anni il nostro obiettivo. I valori di questa collaborazione si basano su una grande interazione, proposizione e confronto: atteggiamenti proattivi, che sfruttano la profonda esperienza maturata da Fracarro in questo campo. I progetti che abbiamo affrontato con Fracarro per la Milano del futuro sono stati diversi: il lavoro inizia con un’analisi sul campo dei segnali presenti e prosegue alla ricerca della miglior flessibilità e adattabilità. L’Ufficio tecnico di Fracarro si è sempre dimostrato molto disponibile nel raggiungere livelli di qualità eccellenti». Stefano Pedano Samsung, Head of General Affairs «La nostra nuova sede italiana si trova nel Diamantino e si estende su una superfice di circa 13 mila metri quadrati, distribuiti su otto piani, con circa 700 dipendenti. Riunisce le attività prima localizzate in diverse aree di Milano, dall’edilizia all’energia, dall’engineering al desing. Per il nostro lavoro, l’impianto di ricezione televisiva è particolarmente importante: nei nostri laboratori di testing, infatti, verifichiamo la totale compatibilità dei prototipi di nuovi prodotti Samsung prima che vengano presentati sul mercato, dai televisori ai sistemi che integrano un tuner terrestre e/o satellitare. Per soddisfare le specifiche dei nostri laboratori abbiamo chiesto un adeguamento all’impianto di ricezione satellitare: oltre ai 13°est di Eutelsat è stata aggiunga anche la posizione a 19,2° est di Astra. Siamo soddisfatti del lavoro eseguito: si sta dimostrando affidabile e la componentistica è di livello professionale». Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 79 sarebbe dovute essere due, vista la superficie estesa di ogni piano, pari a circa mille metri quadrati. In questo modo avremmo avuto due vantaggi: ridurre la lunghezza delle tratte di cablaggio e, nel caso un piano fosse stato occupato da due aziende differenti avremmo potuto gestire due percorsi indipendenti». Le antenne mimetizzate Le antenne di ricezione sono state posizionate al 28° piano dell’edificio principale, la Torre Diamante, composta da 32 piani. È stato fatto un lavoro particolare per questa realizzazione: le antenne, per esigenze architettoniche, sono state mimetizzate per non essere visibili dal piano stradale. In totale, le antenne sono quattro, complete di filtri LTE a cavità per la banda UHF: sul fronte dei segnali terrestri abbiamo due Tau e una logaritmica; i segnali provengono da tre direzioni: Valcava, Monte Penice e Milano Torre Isozaki. La parabola è una Penta da 85 cm, colore grigio, dual feed (13° + 19,2° est). Le antenne sono posizionate all’interno di volumi dedicati: lo spazio che li ospita è in vista ottica con i ripetitori e, per esigenze estetiche, è stato reso impercettibile. «Abbiamo condiviso questa soluzione lavorando con gli architetti – aggiunge Andrea Verri – per ottenere una posizione favorevole alla ricezione dei segnali e un impatto nullo dal punto di vista estetico. Sono state ben mimetizzate». Due dorsali indipendenti La distribuzione verticale dei segnali è stata suddivisa in due dorsali che scorrono dal 28° piano fino al piano -2, per un totale di 30 piani. «Tutta la distribuzione è stata realizzata completamente in fibra ottica – commenta Andrea Verri – utilizzando un cavo composto da otto fibre per ogni montante. Di queste, al momento ne abbiamo utilizzate due, per la distribuzione dei segnali sat dual feed e DTT. Le altre fibre sono state previste per garantire ridondanza all’impianto e renderlo pronto qualora fosse necessario ampliare la ricezione, ad esempio, aggiungendo altri feed satellitari, fino ad otto». Ad ogni piano è stato predisposto un armadio dedicato, dove arrivano tutte le fibre ottiche, terminate con i connettori SC-APC e certificate. L’armadio, in base alle richieste espresse dal proprietario di ogni piano, viene completato con le apparecchiature attive necessarie a configurare la soluzione desiderata.


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