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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 31 In questo articolo vediamo come l’intermodulazione e i livelli d’uscita di un amplificatore, alla luce di un segnale digitale, acquisiscano significati diversi. Con la digitalizzazione dei segnali televisivi terrestri è opportuno fare nuove considerazioni sui livelli d’uscita degli amplificatori degli impianti TV, con riferimento all’intermodulazione e ai suoi prodotti, soprattutto di 3° ordine (IMD3). Infatti, le caratteristiche dei segnali digitali discostano considerevolmente da quelli analogici e gli amplificatori, di conseguenza, si comportano in modo diverso. Ricordiamo che gli amplificatori d’antenna a larga banda devono sottostare ad alcune norme di riferimento per la determinazione del livello d’ uscita in base all’intermodulazione. La norma DIN45004B Prendiamo, ad esempio, la norma DIN45004B che prevede l’impiego di un test d’intermodulazione a 3 toni (3 portanti): la seconda portante a 8 MHz dalla prima e la terza portante a 2 MHz dalla seconda, entrambe le portanti a -6 dB dalla prima (come si vede in Figura 1). Si accettano prodotti di intermodulazione fino a -60 dB rispetto alla fondamentale. Dalle prove eseguite in laboratorio con i canali digitali, si è potuto stabilire che si possono accettare prodotti di intermodulazione fino a -41 dB, di ben 19 dB superiori al valore dato per gli analogici. Poiché per ogni 3 dB di incremento dell’intermodulazione corrisponde un incremento di 1 dB del livello di ingresso (e uscita), se gli amplificatori sono regolati con IMD a -60 dB, sarà possibile un incremento della potenza d’ uscita di circa +6 dB per i canali digitali. Infatti dividendo 19 per 3 si ottiene un valore pari a 6,3. In base alla qualità degli amplificatori, l’incremento può variare quindi dai 5 ai 7 dB. La norma EN50083-3 Invece, se prendiamo ad esempio la norma EN50083-3 dove viene utilizzato un test di intermodulazione a 2 toni (2 portanti), distanti 4 MHz l’una dall’ altra, e di pari livello (come si vede in Figura 2), si accettano prodotti d’intermodulazione fino a -54 dB dalla portante fondamentale. Anche in questo caso, in base a prove di laboratorio con i canali digitali si è potuto stabilire che si possono accettare prodotti di intermodulazione fino a -35 dB, ben 19 dB superiori al valore dato per i canali analogici. Pertanto, vale la stessa considerazione: se gli amplificatori sono regolati con IMD a -54 dB, sarà possibile un incremento della potenza d’uscita di circa +6 dB per i canali digitali. Si ringrazia Adriano Viscardi di Laem per il contributo offerto. www.laem.it DIGITALE TERRESTRE Amplificatori DTT: intermodulazione e livelli d’uscita Figura 1. Figura 2.


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