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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2014 89 consequenzialità più gradita dal pubblico a casa. La registrazione della puntata in studio e post-produzione, avvengono contemporaneamente, così si effettuano in tempo reale i tagli delle scene da ripetere; successivamente regista e autori verificano i contenuti, riguardano l’intero montaggio e stabiliscono la coerenza della composizione, la squadra che si occupa del montaggio è così collaudata da completare la puntata entro fine giornata». La scenografia delle tre edizioni Giunta alla terza edizione, la trasmissione Detto Fatto ha subito un cambiamento scenografico negli anni: l’apporto della tecnologia ha decisamente cambiato volto allo studio. Abbiamo chiesto a Luca Sala, scenografo della trasmissione, di spiegarci il processo evolutivo: «Quest’anno siamo alla terza edizione e, dalla nascita del programma ad oggi, Detto Fatto ha avuto una netta evoluzione. C’è stata una messa a punto da parte degli autori, con cambi di regia, di luci e conseguentemente anche della scenografia. Il primo anno, ad esempio, i supporti video e i supporti Led erano minimi, tant’è vero che la prima scenografia presentava Ledwall molto piccoli e di qualità tecnica ridotta. Successivamente, quando abbiamo ripensato lo studio, ci siamo accorti che si poteva raccontare meglio ciò che accadeva durante la trasmissione, abbiamo sviluppato sin da subito metrature più importanti e, soprattutto, preteso una migliore qualità del Ledwall. Fino ad arrivare ad oggi, alla terza edizione, nella quale abbiamo previsto due Ledwall importanti e un sistema di gestione altamente tecnologico. In due edizioni, abbiamo rivoluzionato tutto, basti pensare che al posto del maxischermo verticale, prima usavamo dei semplici specchi». Oltre ai due grandi Ledwall, telecamere e monitor di servizio completano l’apparato video (non broadcast) della trasmissione. Schema a blocchi


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