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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2014 71 Nell’immagine, scattata durante la rappresentazione stereoscopica, è possibile vedere i videoproiettori Panasonic installati in stacking. Proiettori nel blocco centrale «Nel blocco centrale è stata posizionata una struttura con una base di 4x2 metri, alta 3, dove sono stati installati 3 proiettori: per generare l’effetto 3D nelle varie posizioni (centrale, laterale, destra e sinistra) proiettano le immagini su una pellicola, attraverso uno schermo semitrasparente. Pertanto – prosegue Magagna – l’immagine del videoproiettore che esce è un’immagine monodimensionale che prende profondità attraverso la pellicola. In occasione dell’inaugurazione, mantenuti anche per alcune sessioni successive, sono stati Audio e luci A corredo della parte video, è stato installato un impianto Dolby surround composto da 6 casse più un subwoofer, utilizzando della casse K-Array già in dotazione del museo, alle quali è stato aggiunto un subwoofer. Nello specifico, i dispositivi utilizzati per la parte audio sono: – 4 diffusori K-Array KR102 – 4 diffusori K-Array Tornado KT20 – 1 subwoofer Genelec 7060A – 1 mixer Crest Audio X18RM – 1 processore dinamico DBX Driverack 260 – 2 Finali di potenza QSC modello RMX Infine, l’impianto luci completa l’intera installazione, con l’impiego di 12 sagomatori Super lucciola da 75 W/12 V e un dimmer System light Kit 12 canali-12 A DMX. utilizzati ulteriori 2 videoproiettori da 15 mila Lumen, che puntavano dritto al soffitto». Costi di manutenzione ridotti «La scelta dei videoproiettori al laser non è stata casuale. Se ne conoscono i benefici: non necessitano del cambio lampada, così come non va sostituito alcun filtro dell’aria. Per una struttura come un museo che ospita costantemente e quotidianamente centinaia di persone, ridurre la manutenzione al minimo è un vantaggio notevole che non comporta alcuna interruzione del servizio. Non solo, queste macchine non hanno cali di luminosità e mantengono costante la colorimetria. Il tutto si traduce in immagini brillanti ed incisive, che restituiscono un’alta risoluzione». Sistema controllato da remoto «L’installazione è tutta in network – ci dice Gabriele Magagna. I sistemi sono collegati in HDBaseT, pertanto con un unico cavo di rete siamo in grado di dar vita al controllo dei dispositivi. L’impianto, infatti, è collegato ad un sistema AMX di controllo remoto, che consente il check di tutti i parametri dell’impianto oltre che favorirne le operazioni di accensione e spegnimento». Si ringraziano per la collaborazione: Cineca – www.cineca.it Acuson – www.acuson.it Panasonic – www.business.panasonic.it


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