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Approfondire basilari definiti da Harman. Il programma è partito dal primo passo logico che lo stesso team di Harman aveva indicato: basare la modellazione e l’ottimizzazione non su un’idea – il parallelepipedo perfetto – ma su un’ambiente reale, con forme architettoniche, dimensioni e arredo che ritroviamo nelle più diverse abitazioni, compresi gli eventuali trattamenti acustici. I subwoofer di qualsiasi dimensione e tipo – ad esempio da pavimento, integrati nell’arredo, in pareti o soffitti oppure sotto al pavimento – vengono inseriti nel modello 3D del software BassCAMP solo se possono essere nascosti o, almeno, integrati nell’architettura ambientale secondo soluzioni condivise con il proprietario dell’abitazione. L’idea è quella di aumentare il numero di posizioni utili per il subwoofer, e quindi il numero di combinazioni praticabili dalla workstation per simulare le migliori soluzioni e una classifica di merito. Tecnicamente il file CAD tridimensionale, una volta esaminato e condiviso dall’integratore e dal proprietario dell’abitazione, viene portato ad un livello industriale attraverso un’analisi a elementi finiti (FEA) e alla tecnica di fluidodinamica computazionale (CFD) BassCAMP: i punti di forza Per riassumere, ecco quali sono gli aspetti salienti e i punti di forza dello strumento. 22 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2014 per simulare il comportamento acustico a bassa frequenza in tutta la stanza. I dati vengono trattati successivamente con strumenti di ottimizzazione matematica per definire il layout più opportuno – la quantità ottimale, le posizioni e il parametri elettronici (guadagno, polarità, di ritardo) dei singoli subwoofer – che creerà la massima uniformità possibile fra tutte le sedute, estesa si tutta la gamma bassa. Il software BassCAMP Questo metodo è stato definito da Keith Yates Design funzione ‘BassCAMP’ (Computational Acoustic Modeling Program). Si tratta di un tool unico, per la modellazione e l’ottimizzazione di ambienti di qualsiasi dimensione, forma, costruzione o grado di complessità geometrica. È in grado di ‘vedere’ porte, finestre, file di sedute, soffitti, muretti divisori per interni, nicchie, aperture in corridoi e altri spazi contigui, oltre ad altri elementi che influenzano le prestazioni del suono a bassa frequenza. Sono stati sviluppati due diversi livelli di analisi: Standard e Avanzato, in funzione del budget di spesa e del numero di posizioni disponibili per i subwoofer. L’analisi BassCAMP Standard definisce la configurazione (combinazione) più efficiente quella che impiega fino a 4 subwoofer tra le 15 posizioni possibili. La BassCAMP Avanzata si spinge oltre e indica un massimo di 8 subwoofer da disporre fra le 30 posizioni possibili. La relazione I risultati della simulazione vengono presentati in un documento rilegato di circa 60 • Ottenere una regolare risposta alle basse frequenze in una sala home theater residenziale. Obiettivo: riportare ad un livello più gestibile i diversi livelli delle basse frequenze misurati alle diverse sedute. Dai circa 40 dB misurati ai 6-10 dB: livello che può essere ulteriormente corretto successivamente, per ogni posizione di seduta, con l’impiego di un equalizzatore. • Il problema è trattato nei documenti AES (Audio Engineering Society, www.aes.org), definito dalle leggi della fisica, e rafforzato da note tecniche sviluppate da esperti di ricerca del nostro settore. • KYDG, Keith Yates Design, ha affrontato il problema oltre dieci anni fa, adottando un approccio che sfrutta algoritmi di La miglior combinazione MSD per ciascun numero di subwoofer.


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