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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2014 87 ben sedici videoproiettori, otto a sinistra e otto a destra, ad occuparsi della fascia più bassa della gradinata. Naturalmente, tutti i livelli erano sincronizzati tra di loro, come una grande orchestra, e ad ogni zona è stata affidata una squadra di tecnici, ognuna gestita da un capotecnico responsabile del lavoro dei dispositivi destinati a quel settore specifico. Le sezioni, denominate A,B,C,D,E, erano governate da 5 reti separate e ogni videoproiettore era collegato con circa 300 metri di fibra. In totale, i 42 videoproiettori hanno lavorato in stacking, quindi accoppiati a due a due fino a formare un puzzle da 21 pezzi, tutti linkati tra di loro da altrettanti segnali in alta definizione. Ogni zona della piazza destinata a ricevere le immagini faceva da terminale video ad un fascio di luce di oltre 40mila Ansi Lumen». Architettura del sistema «Immaginando di proiettare un piano su una gradinata – entra nel dettaglio Francesco Alì Santoro – alla base del primo gradino la linea di proiezione è dritta mentre, man mano che si sale nei gradini superiori la stessa linea comincia a distorcersi. Pertanto, con un lavoro quanto mai certosino, abbiamo ricostruito pezzo dopo pezzo tutta la piazza, ritoccandone ogni angolo con l’ausilio di pc e mouse. Basti pensare che, delle otto notti Tempistica di realizzazione Alla luce delle realizzazioni di successo, solitamente proposte su Sistemi Integrati, dei materiali e dispositivi impiegati, del grado di difficoltà dell’installazione, nonché dell’imponenza dell’operazione stessa, è importante conoscere le tempistiche di esecuzione. Il fattore tempo è un elemento da prendere sempre in considerazione per incarichi di questo tipo. Nel caso specifico del video mapping di Piazza di Spagna, il tutto è stato realizzato in circa tre settimane, dal primo sopralluogo alla vera e propria esecuzione dello show. «La taratura vera e propria è stata realizzata in otto notti – ci svela Francesco Alì Santoro. Ovviamente, le prove necessitavano del buio per consentire di sincronizzare perfettamente tutte le macchine. Tutto in notturna, quindi, dalle 21 alle 6 di mattina, spesso anche in presenza di turisti estasiati nel vedere la magia che si creava ogni qual volta venivano accesi i dispositivi per prove e taratura delle macchine. Basti pensare per un attimo quale impatto può provocare l’avvio di oltre 40 videoproiettori ad alta luminosità, oltretutto in una cornice suggestiva come Piazza di Spagna. Naturalmente, per tutto il periodo di prova, è stata attivata una sorveglianza serrata, giorno e notte. Urtare una sola di queste strutture, infatti, significava spostare l’asse di un proiettore; un danno notevole in termini di sincronizzazione delle immagini». Per questa realizzazione è stata progettata una ragnatela di fibre ottiche e ogni videoproiettore è stato collegato con circa 300 metri di fibra.


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