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Case History Primo sopralluogo «Mettere mano ad un luogo storico come Piazza di Spagna non è stato poi così semplice e scontato – ci spiega Alì Santoro. Bulgari ha adottato proprio una delle magnificenze più rappresentative del Bel Paese per dare vita a questo spettacolo. Ma per lavorare in un luogo considerato quasi sacro per Roma, bisogna rispettare regole ferree comuni a tutti i contesti preservati dai Beni Culturali. Basti pensare, ad esempio, che durante uno dei primi sopralluoghi necessari per effettuare un rilievo fotografico, abbiamo avuto difficoltà addirittura a poggiare un treppiedi in un suolo pubblico super controllato. Tutta l’area è quasi inaccessibile ad operazioni del genere e riuscire nell’impresa di installare le strutture per dar luogo alla proiezione non è stata un’operazione di poco conto. Ad ogni modo, dopo aver fatto un rilievo fotografico insieme ad Ugo Cassanello, rilevato l’intera mappatura della piazza e studiato un piano d’azione, con il team di lavoro abbiamo deciso quali e quanti dispositivi impiegare». Scelta dei dispositivi «L’efficienza in casi come questo rappresenta tutto, dal progetto ai materiali da utilizzare – non ha dubbi Francesco Alì Santoro. Per questa realizzazione, infatti, 86 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2014 è stata progettata una ragnatela di fibre ottiche per la trasmissione dei segnali, utilizzate delle matrici Lightware e Barco capaci di swichtare fino a 50 segnali tra di loro e impiegati ben 42 videoproiettori Panasonic molto luminosi, tutti connessi tra loro tramite una rete ethernet. Lo scenario complessivo è stato suddiviso in 5 livelli, ognuno perfettamente sincronizzato all’altro per un effetto che doveva essere unico e maestoso». Cinque livelli di proiezione sincronizzati Lo spettacolo finale ha avuto una durata di circa dieci minuti, un lasso di tempo durante il quale ogni dispositivo scelto per lo show ha un compito ben preciso da svolgere e tutto deve filare liscio fino allo spegnimento conclusivo delle luci. «Un lavoro curato nei minimi particolari, dove ogni dettaglio ha fatto la differenza, dalle macchine più potenti al singolo cavo, compreso l’essere preparati a qualsiasi imprevisto, che fortunatamente in quell’occasione non c’è stato. Per la realizzazione del video mapping, Piazza di Spagna è stata suddivisa in cinque livelli orizzontali, su ognuno dei quali è stata concepita la disposizione di un gruppo di videoproiettori Panasonic. Cinque piani differenti, dunque, la cui base prevedeva La realizzazione del video mapping è stata voluta da Bulgari, in occasione del 130° anniversario.


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