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Approfondire pozzetti, centraline, edifici o accessi a edifici, installazioni di antenne, tralicci e pali; i cavi, compresa la fibra inattiva, … non costituiscono infrastrutture fisiche ai sensi della presente direttiva. Comma 7) infrastruttura fisica interna all’edificio L’infrastruttura fisica o installazioni presenti nella sede dell’utente finale, compresi elementi oggetto di comproprietà, destinata a ospitare reti di accesso cablate e/o senza fili, se queste reti permettono di fornire servizi di comunicazione elettronica e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete. Si tratta di un invito chiaro a diffondere la cultura della predisposizione di adeguati spazi 14 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2014 installativi affinché non vi siano limitazioni di tipo fisico che impediscano la possibilità per ciascun cittadino di accedere a servizi ad alta velocità, con qualsiasi mezzo trasmissivo essi siano messi a disposizione dai diversi operatori. Bisogna ricordare che sono disponibili varie tipologie di servizi di comunicazione elettronica ad alta velocità attraverso diversi mezzi trasmissivi compresa la ricetrasmissione via satellite. Appare evidente che la direttiva non chiede la installazione di cavi e apparati ma si limita a chiedere la presenza di ‘infrastrutture fisiche’, cioè si riferisce ‘esclusivamente’ agli spazi installativi destinati ad accogliere gli impianti di comunicazione elettronica. Gli Stati membri potranno riconoscere agli edifici ‘predisposti’ con tali tipologie di infrastrutture fisiche, il valore aggiunto derivante dalla presenza degli adeguati spazi installativi con le caratteristiche idonee ad accogliere impianti di comunicazione elettronica ad alta velocità (il limite oltre il quale è possibile considerare ‘alta’ la velocità sono 30 Mbit/s). È doverono ricordare (si veda Tabella 2) che in Italia esistono leggi e decreti (ancorché disattesi) che già ora imporrebbero soluzioni in linea con le indicazioni della direttiva 2014/61/EU. La cultura della predisposizione L’obiettivo da perseguire è applicare la filosofia della predisposizione. Il costo per la realizzazione di spazi installativi necessari per gli impianti di comunicazione elettronica ad alta velocità, quando sono pensati e progettati nella fase iniziale della costruzione di un edificio, incide per una percentuale risibile sul costo complessivo e, allo stesso tempo, rappresenta un valore importante in termini di opportunità sia per gli utenti che per gli installatori. Inoltre, la presenza di una predisposizione all’interno di un edificio agevola la possibilità di cogliere future opportunità in termini di evoluzione impiantistica: quindi lo sviluppo di questa cultura favorisce anche i produttori di componentistica. Chi legge avrà vissuto il ripetersi di esperienze dove il condominio non può Esempio d’infrastruttura per impianti di Comunicazione Elettronica al servizio di un complesso residenziale. La progettazione e la realizzazione di infrastrutture fisiche contestuali alla costruzione, (come dai suggerimenti presenti nelle Guide CEI serie 64-100) soddisfano pienamente lo spirito della DIR/2014/61/EU, cioè la creazione di condizioni che contribuiscano a ridurre i costi di realizzazione di impianti per le comunicazione elettroniche ad alta velocità. Esempio di predisposizione possibile (a sinistra) o sconsigliata (a destra) di un’infrastruttura inserita durante la costruzione di un solaio realizzato con travetti e tavelloni. (Tratto dalla Guida 64-100/2).


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