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Tecnologia Dimensione Massimo valore schermo di parallasse in %, in funzione di visualizzazione della larghezza dello schermo Minore di 77 pollici > 3,0% 103 pollici >2,2% 152 pollici >1,5% 200 pollici >1,1% display, sia esso un televisore piuttosto che un videoproiettore, sono da tener presente altri aspetti legati soprattutto alla produzione e alla postproduzione del contenuto 3D. È noto che il coinvolgimento del telespettatore, mentre assiste ad un evento 3D, deve essere totale per sentirsi immerso nel contesto e diventare parte dell’azione. Un aspetto, questo, che obbliga le major ad eseguire più produzioni dello stesso evento e a curare, in modo meticoloso, montaggio e postproduzione. Allo stato attuale delle cose le produzioni vengono eseguite per essere visualizzate su schermi di dimensioni tipiche delle sale cinematografiche. Uno dei fattori che determina la qualità percepita è proprio la dimensione inadeguata dello schermo. La soluzione migliore, sempre più praticata nelle opere di pregio, è realizzare due 26 Sistemi Integrati - TAvu dDiiog/iVtaidlee oV oVloulmume e2 2- -2 0200911 differenti produzioni dello stesso film destinate, la prima alle sale cinematografiche e la seconda all’home theater, così da minimizzare gli effetti indesiderati di parallasse. Ancora meglio sarebbe, ma si tratta di pura accademia, poter differenziare due produzioni per le sale cinema (schermo grande e medio-piccolo) e due per l’ambiente home-theater (per televisori minori di 42” e superiori ai 42”). Nel caso in cui, invece, la major produca una sola versione stereoscopica del film, da visualizzare sia al cinema che a casa (cosa che accade di frequente) si possono evidenziare problematiche fastidiose alla vista e ai muscoli collegati; di conseguenza, tutto ciò diminuisce la qualità generale dell’effetto stereoscopico. Considerando un televisore da 42” e uno schermo cinematografico da 10 metri di base si evidenzia che i 3 cm circa di parallasse di separazione che possono risultare tra i due occhi durante la visione del contenuto 3D con un televisore, diventano 30 cm su uno schermo di 10 metri di base: la divergenza delle immagini destinate ai due occhi genera così un disagio di visione. Occhiali e stereoscopia In un contenuto stereoscopico sono presenti due immagini separate, una per l’occhio sinistro, l’altra per quello destro. Ad oggi, e in attesa dei display autostereoscopici per la visione si devono indossare occhiali appositi che utilizzano differenti tecnologie, in funzione del tipo di televisore o videoproiettore utilizzato. Tralasciando gli occhiali anaglifi, di scarsa qualità, vi sono in commercio soluzioni 3D che FIGURA 4 - GESTIONE DELLE RIPRESE 3D Il valore di parallasse varia in funzione della dimensione dello schermo: più evidente sugli schermi di piccolo taglio rispetto a quello di grandezza maggiore. Per questo motivo è importante realizzare due distinte produzioni di un’opera cinematografica: una destinata alle sale cinema e l’altra all’home video FIGURA 5 - FRAME SEQUENZIALI - OCCHIALI ATTIVI L’utilizzo di occhiali attivi garantisce una qualità pari a 1080P, con bassi valori di cross-talk e nessun problema legato all’angolo di visione


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