SIAV_0211_SECONDA_TERZA_SEGNATURA - SI_AV0211_034_EFFICIENZA_LUMINOSA

SI_AV0211_Icopertina.indd

Videoproiezione STEREOSCOPIA I sistemi di proiezione stereoscopica attualmente in L’efficienza luminosa nei sistemi 3D commercio, salvo poche eccezioni, hanno un limite teorico superiore di efficienza luminosa del 25%. Con il contributo di SIM2, vediamo come si ottiene questo risultato. Il metodo più utilizzato nei sistemi video e nei display, in grado di offrire una visione tridimensionale della realtà riprodotta, è la stereoscopia. Ciò avviene attraverso la migliore percezione della profondità indotta dalla visione binoculare. Per realizzare questa sensazione, gli occhi devono essere raggiunti da due immagini diverse che rispecchino il diverso angolo di visione dell’oggetto inquadrato. L’avvento dei sistemi di proiezione stereoscopica sul mercato Home Theater ha determinato grande interesse per la possibilità, finalmente concreta, di rivivere in ambito domestico l’esperienza entusiasmante, determinata dalla rivoluzione del cinema 3D. Una svolta epocale vera e propria, della quale hanno finalmente beneficiato le sale cinematografiche, resa possibile sia dal notevole sviluppo delle tecniche di ripresa stereoscopiche che dall’avvento dei sistemi di proiezione digitale e delle tecniche di visualizzazione stereoscopica connesse. Tale sviluppo, possiamo dirlo, è finalmente giunto a maturazione e il risultato oggi è pienamente godibile, almeno in sala cinematografica. Non si può ancora affermare la stessa cosa per l’ambito domestico dove, nonostante i grandi progressi tecnologici, sia in ambito distributivo del segnale stereoscopico che in ambito degli schermi piatti, la resa finale e il coinvolgimento spaziale dello spettatore sono affetti da alcune problematiche, prima fra tutte le ridotte dimensioni dello schermo. In quest’ambito la proiezione continua a godere di un vantaggio e di un appeal non trascurabile, specialmente per chi vuole fare della visione di film e video un esperienza coinvolgente e pretenda una riproduzione fedele dei contenuti. Luminosità, punto di debolezza Una delle cose che appare subito chiara, in qualsiasi tipo di display stereoscopico, e quindi anche nei sistemi a proiezione, è che la luminosità 34 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2011 percepita, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, è notevolmente inferiore alla visione con l’analogo sistema utilizzato in 2D. Un aspetto abbastanza intuitivo da capire in prima istanza: dovendo separare in qualche modo l’immagine che giunge ai due occhi e non potendo in alcun modo mandare la stessa immagine ad entrambi, è necessario bloccare, separare o filtrare l’immagine complementare. Questo processo di separazione provoca un’inevitabile perdita di luce e determina un estremo superiore teorico all’efficienza di qualsiasi sistema stereoscopico, pari al 50%. L’inefficienza, già di per sè vistosa, si riferisce al caso in cui la sorgente, sia essa il proiettore o lo schermo piatto, sia in grado di irradiare per tutto il tempo entrambe le immagini, relative agli occhi destro e sinistro, contemporaneamente. In realtà questo è vero solo in un limitatissimo numero di casi, ad esempio nei sistemi a doppia proiezione o autostereoscopici. Nella maggior parte dei display stereoscopici tuttavia, a causa della necessità di utilizzare un singolo display per irradiare le due sequenze di immagini, l’emissione avviene a divisione di tempo, ossia intercalando quella dei quadri riferiti all’occhio sinistro con quelli riferiti all’occhio destro. Questo provoca in tali sistemi un’ulteriore inefficienza teorica del 50%.


SI_AV0211_Icopertina.indd
To see the actual publication please follow the link above