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Videoproiezione tecnologie a tre pannelli della concorrenza, come gli H-LCD o gli LcoS , che operano esclusivamente con luce polarizzata. Infatti, la modulazione della trasmissività della luce, da parte dello strato di cristallo liquido, si basa proprio sulla rotazione del piano di polarizzazione e sul successivo attraversamento del polarizzatore d’uscita. La polarizzazione provoca una perdita di efficienza del 50%. L’altro grande vantaggio citato è la possibilità di operare con potenze maggiori, poiché la potenza viene suddivisa fra le diverse bande dello spettro, corrispondenti a ciascun DMD; inoltre, non viene assorbita potenza da parte di componenti come filtri colore o polarizzatori. Da tenere conto, poi, che la tecnologia DLP opera in pura riflessione su superficie metallica, il microspecchio DMD. Questo componente ha una riflettività del 92% e tende ad assorbire solo una piccola quantità di energia che, nel tempo, non ne altera le caratteristiche e il funzionamento. Una cosa ben diversa dal comportamento degli H-LCD e degli LcoS, attraversati dalla luce intensa della sorgente, che tendono ad avere assorbimenti maggiori di energia nel tempo. Questa energia può provocare, nel lungo periodo, alterazioni alla trasmissività e alterazioni colorimetriche. Modulazione e linearità Come già descritto all’inizio della nostra esposizione, la modulazione del DMD è ‘digitale’ in quanto l’intensità luminosa di 22 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2012 A sinistra: la luce incidente su un pannello di tipo H-LCD o LcoS attraversa il cristallo mentre. A destra: su un pannello DLP la luce viene riflessa dallo strato metallico esterno. Questa tecnica previene nei pannelli DLP ogni tipo di degrado dovuto dalla luce incidente, garantendo prestazioni costanti nel tempo Il sistema DLP opera in maniera totalmente lineare essendo la modulazione digitale e l’occhio parte del sistema. I pannelli LCD spesso sono di tipo analogico o comunque hanno risposta non-lineare. La risposta non-lineare dei display LCD provoca la necessità di una pre-correzione altrettanto non-lineare. Ogni correzione non-lineare causa la perdita di risoluzione e può provocare artefatti come la presenza di scalini sulla rampa dei grigi. La perdita di risoluzione è determinata dal fatto che la rappresentazione di una curva nel dominio digitale quantizzato è molto spesso una corrispondenza non biunivoca. Quando la pendenza della curva è troppo bassa due o più valori di ingresso possono avere lo stesso valore di uscita o viceversa ciascun pixel dipende unicamente dal tempo con il quale il singolo specchietto rimane orientato verso l’obiettivo di proiezione, che a sua volta dipende unicamente dal valore digitale di modulazione. La modulazione della luce avviene, infatti, con adottando lo schema ‘modulazione di impulso’ o ‘Pulse Width Modulation’ (PWM) che dura complessivamente tutto il tempo di quadro perché, essendoci tre dispositivi DMD, ognuno può modulare il solo colore di competenza per tutto il tempo. Questi due fatti da un lato determinano l’estrema linearità della risposta del display e lo contraddistinguono da sistemi di modulazione ottenuti dai tre pannelli H-LCD, il cui ultimo elemento è sempre analogico. L’altro vantaggio che ne deriva, è l’elevato numero di bit che si possono indirizzare durante un periodo di quadro dedicato a modulare un singolo colore, dato che il tempo a disposizione di ciascun pannello DMD per modulare la luce è triplicato, grazie all’assenza della ruota colore. Si determina così, nelle architetture DLP a tre pannelli DMD una notevole densità di livelli di modulazione che, associata alla linearità, permette di realizzare un’insuperabile qualità dell’immagine e una più precisa correzione colorimetrica. Questo è uno dei motivi che ha deterninato il successo e la diffusione dei proiettori DLP nel cinema elettronico e, anche, nelle applicazioni domestiche di fascia alta. Refresh e switch, assenza di artefatti temporali La stessa modulazione della luce viene effettuata contemporaneamente e in parallelo, su tutti e tre i pannelli DMD del sistema DLP 3 chip.Questo fatto determina l’assenza di qualsiasi artefatto, di tipo temporale, che affligge tecnologie meno performanti: è totalmente assente il ‘raimbow effect’ da taluni percepibile sui sistemi DLP a pannello singolo ed è assente qualsiasi tipo di flicker sull’immagine. La stessa disponibilità di tempo di modulazione della luce, determinata dal


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