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Riunioni operative e distribuzione dei compiti Questa Case History è stata interamente realizzata da Sistemi Integrati Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2014 91 «Tutto il lavoro di preparazione ad uno spettacolo di queste dimensioni comporta l’organizzazione di diverse riunioni operative, nonché svariate prove per strutturare tutto lo show. Come nella maggior parte dei casi, anche in questa occasione ci sono stati più incontri fino a pochi giorni dall’evento. Esattamente cinque giorni prima, ho convocato un incontro con tutti i professionisti e i capitecnici coinvolti nell’operazione. Un meeting di lunga durata, durante il quale abbiamo ripercorso tutta la progettazione, distribuito il compito e il posizionamento di ognuno di loro e dato vita a dei piani di intervento in caso di emergenze provocate dall’inceppo improvviso di qualsiasi step costruito attorno all’evento. Tutto finalizzato alla serata della rappresentazione, dunque, ma non solo. In pochi, infatti, ancora oggi strutturano un lavoro del genere pensando in modo dettagliato anche a tutto il necessario per il dopo spettacolo. Pertanto, sovente, molti professionisti pur portando a termine un lavoro eccellente con una rappresentazione di successo, si ritrovano a dover far fronte ad imprevisti alquanto seccanti che subentrano ad operazioni concluse. Per questa occasione, così come per tutti i lavori di questo tipo durante i quali viene impiegato un quantitativo ingente di materiali, ho comprato km di nastro adesivo colorato, per assegnare ad ogni colore il nome del fornitore coinvolto. Sembra banale, ma avendo fatto arrivare a magazzino 7 società diverse per i materiali, è stato molto di aiuto catalogare tutto per la facile individuazione di ogni singolo pezzo». Pronti a qualsiasi imprevisto: dalle macchine sostitutive ai gruppi elettrogeni «Come ribadito più volte, la circostanza era di quelle importanti, per cui l’imperativo era efficienza assoluta, dalla progettazione all’installazione, per finire poi con un’eccellente rappresentazione. E se da una parte dispositivi come i videoproiettori dovevano essere di alto livello, dall’altra i cavi e i relativi collegamenti non dovevano presentare alcuna imperfezione. Per tale ragione, l’impianto è stato cablato su misura e tutti i cavi adoperati erano nuovi fiammanti. Ci sono alcune installazioni, magari di piccola portata, che possono accettare l’utilizzo di cavi efficienti ma non di primo uso. In questa occasione, però, non ho permesso alcun utilizzo di “seconda mano”. Ci tenevo particolarmente, pertanto non potevo permettere che i magnetotermici fossero sfiammati o che presentassero anomalie. Insomma, da una parte il must era essere quello di mettere a punto un pronto intervento per ogni postazione destinata alla proiezione, dall’altra la rete non doveva presentare intoppi di clun genere. Lo stacking, infatti, garantiva di sopperire a qualsiasi intoppo, oltretutto con macchine a 4 lampade. In più, ci siamo attrezzati anche con videoproiettori sostitutivi e ben 14 ottiche di ricambio, per cui era molto difficile che qualcosa potesse intaccare lo show. Senza dimenticare un altro aspetto importante in questi casi: l’alimentazione. Non a caso, ci siamo attrezzati con due gruppi elettrogeni in parallelo, sistemati nella parte alta della gradinata. Per fortuna – conclude Alì Santoro – non c’è stato neanche un piccolo inconveniente, ci tengo a sottolinearlo perché in casi del genere può capitare anche la più piccola delle sfumature. Invece nulla, tutto è andato alla perfezione, tutto lo spazio era colmo di persone accorse ad assistere alla manifestazione. L’impatto è stato decisamente notevole e l’applauso finale ha rappresentato un momento liberatorio ed emozionante». Si ringraziano per la collaborazione: Panasonic – www.business.panasonic.it Francesco Alì Santoro di Botw – www.botw.it


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