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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2014 59 importante fosse l’industria audiovisiva, al fine di far stanziare maggiori finanziamenti alle scuole locali, utili per l’acquisto di attrezzature tecnologiche da installare nelle aule didattiche. L’obiettivo principale di InfoComm è ribadire l’importanza strategica del settore dell’audiovisivo, amplificandone l’influenza; le cifre in gioco testimoniano che il contesto è parecchio cambiato negli ultimi 75 anni. Nel 1946, quando NAVED ha organizzato la sua prima fiera a Chicago erano presenti 56 espositori rispetto ai 947 dell’InfoComm Show di quest’anno. L’edizione di quest’anno ha registrato oltre 37 mila visitatori, un numero superiore di 20 volte rispetto alla prima mostra organizzata nel 1946. Oggi, infatti, InfoComm organizza 12 fiere a livello mondiale visitate da oltre 150 mila persone, dove partecipano ogni anno oltre 2.600 espositori». Ci può parlare del recente standard InfoComm approvato da ANSI? Quali sono i benefici per integratori, progettisti e installatori? «Lo standard ANSI/INFOCOMM 10-2013, Audiovisual Systems Performance Verification offre un approccio completo, sistematico e pratico per verificare le prestazioni dei sistemi AV. Questo standard fornirà ai professionisti abilitati la capacità di produrre una valutazione verificabile del sistema audiovisivo. Una valutazione basata sulla garanzia di qualità, verifica, controllo e accettazione per assicurare che il sistema sia conforme alle esigenze operative dei proprietari, come stabilito nella documentazione del sistema/progetto. Una breve descrizione di questo standard è disponibile all’indirizzo: infocomm.org/standard. Il principale obiettivo di questo standard è gestire le aspettative e verificare la conformità dei requisiti progettuali dichiarati da ciascun sistema audiovisivo. Numerose organizzazioni, invece, hanno processi e procedure di verifica interni. Il nostro settore esprime il bisogno di utilizzare la documentazione di progetto, insieme a questo standard, per identificare gli elementi all’interno di un sistema AV che richiedono la misurazione e la verifica. L’utilizzo di questo standard supporta un approccio globale, sistematico e pratico per verificare le prestazioni dei sistemi AV. Riassumendo, lo Standard riguarda le promesse che i fornitori AV devono mantenere ai propri clienti e la comprensione comune del progetto che devono avere sia il cliente che il fornitore. Mentre esiste una metodologia generale dedicata alla struttura, non esiste un approccio universale quando è necessario verificare le prestazioni del sistema. Questo Standard è flessibile: può includere progetti esistenti e processi implementati per la gestione della qualità realizzati da un’organizzazione. Inoltre, presuppone anche che le specifiche operative di un progetto proprietario sono state stabilite nella documentazione del sistema/ progetto». Quali sono i vantaggi? «I vantaggi derivanti dall’utilizzo di questo standard sono numerosi. Ora è possibile razionalizzare i test di verifica e reporting. Diventa facile fornire un risultato verificabile. Viene sviluppato un linguaggio comune tra tutte le parti, facilitando le comunicazioni. I risultati e le aspettative delle prestazioni sono allineate dalla fase iniziale del progetto. Lo Standard crea report che completano la documentazione del progetto. E il rischio di progetto viene minimizzato attraverso l’identificazione precoce dei problemi. Tutto ciò riduce la necessità di eseguire lavori di riparazione, e contribuisce a consolidare la credibilità del mercato AV. Attraverso lo sviluppo di questo standard, InfoComm ha raggiunto il suo obiettivo di stabilire linee guida di verifica per promuovere una comunicazione efficace tra i professionisti del settore e i loro clienti sulle questioni relative alle prestazioni del sistema. Tuttavia, affinché questo standard diventi uno standard di successo dovrà integrarsi nelle modalità con cui l’industria AV concepisce il business. Esortiamo i produttori nell’incoraggiare i loro partner a utilizzare questo standard; gli integratori e i consulenti di progettazione ad implementarlo e i technology manager a richiederlo ai fornitori di servizi commerciali». Come si articola? «La Norma fornisce 160 elementi di verifica di riferimento. Un elenco già di per sé esteso, che la Norma consente comunque di ampliare per includere ulteriori elementi di unicità dell’organizzazione. Consulenti, integratori, produttori, personale di supporto tecnologico, proprietari, agenti di terze parti, e architetti con processi di verifica in corso possono integrare questi processi esistenti nella struttura dello Standard, aggiungendo elementi personalizzati a quelli già definiti nello standard. Gli elementi della verifica di riferimento sono basati su 13 aree funzionali, che comprendono le seguenti: prestazioni audio; prestazioni video; prestazioni audio/video; gestione dei cavi, terminazione ed etichettatura; controllo delle prestazioni; elettricità; IT; attività e supporto; ambiente fisico; installazione fisica; manutenzione; wireless; documentazione di sistema e di registrazione. Lo Standard individua anche i tempi di verifica, un elenco di elementi di riferimento da considerare come delineati per funzione di un processo, per determinare le metriche di verifica e le procedure di segnalazione».


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