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Videoproiezione Gli schermi motorizzati vengono preferiti anche negli uffici e nelle sale riunione perché non occupano stabilmente lo spazio su una parete Schermi di grandi dimensioni possono essere installati più facimente grazie ad un argano dedicato al loro sollevamento uno schermo incassato nel controsoffitto e un pantografo che fa scomparire il videoproiettore si ottiene il miglior risultato liberando completamente la sala dalla presenza delle apparecchiature. Cinema Teatro e Grandi Sale Conferenza Nelle grandi installazioni l’affidabilità e la sicurezza diventano prioritarie rispetto al fattore estetico. Anche in questo caso la scelta è fra schermo con cornice oppure Rapporto di visione Il formato dello schermo viene scelto, generalmente, in base al proiettore che si possiede che, a sua volta, è determinato dal tipo di contenuto video proiettato (film, programmi televisivi, fotografie, videogame, ecc.) La maggior parte dei videoproiettori adotta una matrice DLP o LCD in formato 4:3 oppure in 16:9/16:10. Il formato 16:10 è stato mutuato da quello dei display dati del mercato IT, concepito per far coesistere contenuti video 16:9 e una zona dedicata ai dati di gestione. Di recente, sono apparsi i primi modelli con formato 2.35:1 e, da parecchi anni, lenti aggiuntive rendono di questo formato immagini nativamente realizzate in 16:9. I proiettori per diapositive o le lavagne luminose, 48 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2011 motorizzato, con dimensioni che spaziano fra i 5 metri e i 12 metri di base. Di solito, una sala conferenza ha la possibilità di montare uno o più schermi a telaio in posizione fissa. Un Cinema-Teatro, al contrario, richiede di trasformare l’ambiente in poco tempo con il minimo sforzo, pertanto la scelta cadrà quasi sicuramente su schermi motorizzati di grandi dimensioni. In entrambi i casi, le strutture degli schermi dovranno essere progettate per garantire la massima affidabilità e sicurezza, e offrire tutte le garanzie per evitare malfunzionamenti, cadute accidentali o peggio, possibilità d’incendio. Le tele costituenti le superfici di proiezione devono possedere delle caratteristiche di resistenza al fuoco che vengono riassunte nelle certificazioni M di origine francese. Gli ambienti che ospitano questi schermi si distinguono per le altezze importanti, che invece, richiedono schermi quadrati, cioè in rapporto 1:1. Lo schermo 2.35:1 (o 21:9) è da considerare quando la visione viene dedicata anche a film formato cinemascope, quindi circa la metà delle pellicole. Gli schermi motorizzati multiformato si rivolgono a chi vuole avere a disposizione tutti i formati per soddisfare al meglio qualunque proiezione di contenuto. I formati ottenibili sono al massimo 8: dal 4:3 al 21:9 e oltre, compresi 16:9, 16:10 e 1,85:1. Con la regolazione millimetrica di ogni formato lo schermo si adatta alle caratteristiche di qualsiasi proiettore, anche quando viene montato in posizioni estreme e le proporzioni sono modificate.


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