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Cavel www.cavel.it Quali categorie di cavi compongono l’attuale catalogo? Loris Bronzo: «L’azienda è nata come produttore di cavi coassiali, che rappresentano il core business. La produzione si estende dai minicoassiali da 3,6 mm di diametro esterno fino a coassiali da 25 mm di diametro esterno. Poi abbiamo altri cavi coassiali di diametro maggiore, destinati all’interramento con Petrol Jelly o alla posa aerea, fino ai 20 mm di diametro, con una gamma dotata di guaina antifiamma LSZH. Infine, la serie di cavi RG a norma Mil. Di recente abbiamo introdotto i cavi coassiali per impianti di videosorveglianza, accompagnati da conduttori di alimentazione da 0,5 o 1 mm e, per ultimi, sono stati nati i cavi Lan: Cat5e UTP e FTP e Cat6 FTP. È in corso di sperimentazione la produzione dei cavi Cat 7 che avvieremo a breve. Entro la fine di quest’anno avremo anche i cavi in fibra ottica e le bretelle già intestate, con accessori e connettori in miniatura». Da quanti anni è presente sul mercato e in quali paesi esporta? Roberto Grumi: «Esportiamo i cavi da sempre, quando l’Azienda è stata fondata nel 1968. Per il mercato estero, all’epoca eravamo produttori 174 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2011 OEM e realizzavamo il cavo per i nostri clienti in Germania, Gran Bretagna e Francia. Negli anni ‘70 il fatturato raggiunto dall’esportazione era considerevole e toccava anche il 70% del nostro fatturato totale. A quei tempi abbiamo addirittura esportato anche in Cina e a Hong Kong». E poi cosa è cambiato? Roberto Grumi: «Verso la fine degli anni ’80 abbiamo scelto di proporre al mercato estero il cavo a marchio Cavel. Oggi la quota dell’esportazione oscilla intorno il 50%: il nostro cavo per buona parte viene venduto in Russia, oltre che in Francia, Svizzera, Spagna, Paesi Scandinavi, Austria, i Balcani e la Gran Bretagna. Ad Hong Kong, ad esempio, continuiamo, a vendere soprattutto i modelli speciali con guaina LSZH, per soddisfare criteri di sicurezza. Fra i nostri clienti abbiamo alcuni operatori di televisione via cavo come lo svizzero UPC-Cablecom oppure la danese TDC Kabel TV. Si tratta di referenze importanti: gli operatori di Tv via cavo selezionano i loro fornitori con particolare attenzione: dalla qualità del cavo che forniamo dipende la qualità e l’affidabilità del loro servizio televisivo». Quanto è importante per voi la qualità? Roberto Grumi: «Per noi la qualità è un dovere nei confronti dei nostri clienti, un punto di partenza per costruire la credibilità che il mercato e i clienti oggi ci riconoscono. La filiera della qualità si compone di numerosi parametri, basta che un elemento non mantenga le promesse e la qualità complessiva decade. Perciò abbiamo selezionato negli anni i nostri fornitori e abbiamo messo a punto un sofisticato sistema di Controllo Qualità per valutare importanti parametri come, ad esempio, la soddisfazione dei clienti, che è un nostro fiore all’occhiello. Ci siamo sempre proposti per offrire prestazioni adeguate o, addirittura, superiori agli standard imposti dal mercato. Il tutto si riassume nella garanzia che i nostri prodotti godono: ben 15 anni». Perché avete deciso di avviare la produzione dei cavi LAN? Roberto Grumi: «Abbiamo da sempre lavorato nei mercati delle installazioni televisive: dal broadcasting al domestico, dal professionale al residenziale. Oggi la televisione, grazie al protocollo IP, viene distribuita anche grazie ai cavi LAN. Inoltre, gli impianti audio/video, domotici e di videosorveglianza, oltre alle reti locali, fanno largo uso del cavo ethernet. Questo trend è più marcato all’estero e sta manifestandosi anche in Italia. L’installatore televisivo che ci segue I cavi Lan Cavel vengono distribuiti con il pratico svolgicavo CableBox


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