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Videoproiezione TECNOLOGIE LCOS Ripercorriamo le tappe di sviluppo della tecnologia D-ILA. D-ILA: pannello LCD riflessivo Dai primi videoproiettori a risoluzione SXGA+ ai nuovi modelli 4K. Caratteristiche costruttive, vantaggi e prestazioni di un progetto tecnologicamente avanzato. La tecnologia D-ILA, Direct-Drive Image Light Amplifier, è stata sviluppata da JVC e viene implementata in tutti i videoproiettori LCOS (Liquid Crystal On Silicon, cristalli liquidi su silicio) del produttore nipponico. Fra gli eventi significativi di questa tecnologia, considerati milestone, il primo D-ILA a risoluzione SXGA+ introdotto nel 1998 a cui è seguito, nel 1999, il modello QXGA con risoluzione 2.048 x 1.536 pixel. Il primo videoproiettore 4K mostrato in pubblico è stato un D-ILA, al Siggraph di Los Angeles nel 2001. Nel 2005, all’Aichi Expo di Nagoya, JVC ha dimostrato un proiettore 8K, basato sempre su tecnologia D-ILA. Nel 2007 la tecnologia D-ILA ha reso disponibile un chip da 2 megapixel da 0,7”: ciò ha reso possibile la proiezione di immagini 1080p, con rapporto di contrasto nativo di oltre 30.000:1, senza l’impiego di un iris. La tecnologia D-ILA offre anche un Gamut esteso, ottenuto con l’utilizzo di filtri colori e tecniche di colour management specifici. 28 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2012 In questo articolo esaminiamo nei dettagli la tecnologia, analizzandone i principali vantaggi nell’impiego in impianti home theater. La tecnologia vista da vicino D-ILA è una tecnologia proprietaria di JVC basata su cristalli liquidi a matrice attiva con capacità riflessiva (LCOS). L’impiego dell’elettronica CMOS e la configurazione ad alta densità dei pixel sono la chiave per riprodurre tutti i dettagli di un’immagine ad alta definizione. Per sviluppare definizioni sempre più elevate è necessario agire su due fronti: ridurre la dimensione dei singoli pixel e, contemporaneamente, lo spazio che intercorre fra un pixel e l’altro. JVC ha creato il chip D-ILA che utilizza un layout particolare: l’elettronica necessaria a pilotare ciascun pixel è posta dietro lo strato a cristalli liquidi che forma l’immagine e non fra i singoli pixel come accade con le tecnologie trasmissive. Questo risultato è stato possibile perché la sorgente di luce non attraversa il pannello LCD ma viene riflessa dal pannello stesso. Da qui il temine di tecnologia riflessiva e non trasmissiva. Il risultato è un fattore di riempimento dello spazio destinato ai pixel vicino al 90% e l’eliminazione virtuale di effetti ‘griglia’ o ‘zanzariera’, evidenti in altre tecnologie trasmissive. Il backplane, così viene chiamato lo stato a semiconduttore posizionato dietro al pannello LCD che indirizza i segnali su ciascun pixel della matrice, assicura i più elevati livelli di colore e la migliore interpretazione della scala di grigi. Il risultato si traduce in un rapporto di contrasto Il nuovo motore ottico D-ILA 4K con e-shift, il dispositivo che consente di quadruplicare il numero di pixel nativi da proiettare sullo schermo, portando la risoluzione da Full HD a 4K


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