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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2012 89 Punto di partenza: interfaccia unica per più tecnologie Tutto comincia dall’interesse del produttore tedesco Dethleffs, marchio riconosciuto per la sua attitudine all’innovazione, il quale ha percepito per primo il vantaggio di offrire al cliente un’unica interfaccia di dialogo con il veicolo, da cui poter impostare tutti i parametri di funzionamento. Questa esigenza ha coinvolto diverse aziende, riunendo di fatto un gruppo di attori per la realizzazione del progetto: Dethleffs, in prima linea, rappresentava necessariamente la capofila dell’avventura; Teleco, in qualità di produttore del touch ne era l’integratore; a seguire le aziende necessarie a rendere fruibili le proprie tecnologie: Truma per la climatizzazione, P&S per la gestione dell’illuminazione e Schaudt per i carica batterie. L’approccio è stato quello di realizzare un computer capace di dialogare con tutte le tecnologie messe in campo: il Linbus per l’illuminazione, interfaccia RS232 per il riscaldatore, comandi IR per il climatizzatore, ingressi e uscite analogiche (1-10) V per il carica batterie. Ogni azienda doveva fornire i protocolli di comunicazione per la gestione dei propri apparecchi. L’esperienza insegna Come spesso succede, però, in quella circostanza è stata la competizione commerciale a dettar le regole, impedendo, di fatto, il positivo progredire della realizzazione del progetto. Oggi, restano di quell’avventura alcuni veicoli, presentati tra l’altro al Caravan Salon di Dusseldorf, ma non si è andati oltre. «È stata un’importante esperienza di partnership – ci confida Fabbri - fatta assieme agli ingegneri di Dethleffs, tra i quali gradirei ricordare Gunnar Nubling per il convinto sostegno all’integrazione di sistemi. Ne è rimasta, inoltre, la consapevolezza che è difficile far collaborare aziende che, in qualche modo, possono essere concorrenti tra loro. Ad ogni modo, fu proprio durante quei giorni, quando ci accorgemmo che il progetto stava naufragando per la poca disponibilità dei partecipanti a integrare le diverse tecnologie, che pensammo all’idea di replicare l’esperienza ponendoci un’unica domanda alla quale rispondere: ‘Siamo in grado, noi, di fornire tutti gli elementi dell’automazione? Da lì, è nata l’idea di sfruttare l’esperienza maturata nell’ambito domestico cercando di renderla fruibile su un camper». L’incontro con Oakley Sulla base di quanto vissuto, dunque, gli esperti Teleco si rimettono al lavoro cercando di trovare una soluzione che superasse i problemi causati dalle esigenze delle diverse aziende precedentemente chiamate in causa. «Assomigliando il motorhome molto più a un’abitazione che a un veicolo, di fatto è una macchina con sopra un’abitazione, decidemmo di privilegiare le tecnologie per la casa e portarle su quattro ruote – ci dice Raul Fabbri - intraprendendo la via dell’impianto Konnex, il sistema Una delle interfacce di controllo del sistema installato sui mezzi Dethleffs Esempio di applicazione del Bus Konnex. In questo schema è rappresentato dalla linea verde e viene utilizzato per collegare tra loro 5 dispositivi: 2 azionamenti a 4 canali, 2 pulsantiere a 4 canali e un touch panel per la supervisione. Gli azionamenti dispongono di una parte di potenza basata su relè con 16A di carico massimo per controllare le utenze del motorhome come luci e/o pompe, riscaldatori, etc. La linea è alimentata da un dispositivo capace di generare 29V a partire dai 12V della batteria. Questa tensione è necessaria per diminuire le correnti in gioco e non costituire elemento di disturbo alla parte dati, che viene sovrapposta L’ingegnere Ian Hughes


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