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Schermo UD 70” (3840 x 2160) presentato da Samsung al SID 2011. L’immagine, nello specifico, evidenzia la visione 3D con l’uso di occhiali attivi Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2012 33 essere guardato ad una distanza inferiore a 10 cm senza che l’osservatore possa distinguere ogni singolo pixel. Per evidenziare l’elevata risoluzione di questo display possiamo dire che la risoluzione di un foglio di carta stampata è pari a 300 PPI. Oggi, molti produttori di display puntano sulla metrica PPI per promuovere i propri schermi ad alta risoluzione, ed è naturale aspettarsi che tutti i display punteranno ad avere una risoluzione sempre più elevata. Pensiamo, ad esempio, all’iPad: si è passati da una risoluzione di 1024x768 (XGA) con i suoi 132 PPI del primo modello, a quella di 2048 x 1546 (QXGA) dell’ultimo modello lanciato a marzo di quest’anno, che presenta ben 264 PPI. Display di grandi dimensioni Se spostiamo l’attenzione su display di grandi dimensioni, aumentando i pollici, è ovvio che dovrà essere maggiore la distanza di visione. Pertanto, in linea di principio, è accettabile che gli schermi di grandi dimensioni abbiano un numero più basso di PPI. Tuttavia, anche questa sezione del mercato si sta muovendo verso una risoluzione più elevata dei display. L’industria dei televisori, attualmente, vive una fase di frenetica competizione e i vari produttori tendono a specializzarsi e a convergere verso questa direzione. Sharp, ad esempio, si sta concentrando su schermi di dimensioni che superano i 60” e ha già registrato numeri di vendita molto elevati nei primi mesi dell’anno. Attualmente la risoluzione dei display HD è tarata sui 1920x1080, ma le aziende di grosso calibro come Sharp, Samsung, LG, AUO e Chimei Innolux contano di realizzare entro quest’anno display tra i 60 e gli 84 pollici con una risoluzione doppia, pari quindi a 3840x2160 pixel. Lo standard di riferimento sarà dunque il QFHD (Quad Full HD) o UD (Ultra Definition): ne sono una conferma anche i videoproiettori 4K di Sony e JVC, dedicati al mercato home theater. E non v’è dubbio che, sebbene questi prodotti siano destinati al mercato consumer, inevitabilmente influenzeranno anche quello AV Pro, con conseguenze significative sui player dedicati e sulla distribuzione del segnale. Super Hi-Vision (SHV) La NHK, il broadcaster di stato giapponese, dal 1995 sta sviluppando un sistema ad altissima risoluzione. Si tratta di un formato video digitale tutt’ora in via di sperimentazione che NHK ha proposto di chiamare Super Hi-Vision (SHV), presentandone dei prototipi all’EXPO 2005 di NHK SuperHi-Vision 85” LCD all’IBC 2011 (a sinistra) e telecamera Super HiV nello studio di registrazione (a destra)


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