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I sensori installati alle pareti hanno favorito al meglio ogni possibile interazione. L’esperienza del visitatore è risultata immersiva. Ogni spettatore è stato coinvolto interattivamente rispettando le leggi dei corpi e delle forse in gioco. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2015 61 exhibit interattivi, allestimenti video, sensori, telecamere, ecc. Nello specifico, a farla da padrona, una nutrita schiera di videoproiettori NEC, installati in più punti degli oltre 400 mq messi a disposizione per questa mostra. Visitatore immerso nelle istallazioni A seguirci in questo viaggio alla scoperta degli spazi allestiti al MUSE, Walter Farioli e Marco Barsottini, rispettivamente CEO di Neotech e Design Multimedia Manager di camerA nebbia, che si sono occupati in prima persona di tutto il progetto installativo. «Oltre il limite rappresenta una raccolta di studi e lavori fatti per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare negli ultimi anni – ci rivela subito Marco Barsottini. Sono diverse le mostre realizzate per l’INFN in Italia a partire dal 2009, questa rappresenta una sorta di raccolta, un concentrato espositivo unico realizzato nello stesso luogo: il MUSE di Trento. Ed è stata voluta dall’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, che in cooperazione con il CNR di Ginevra, sta gestendo tre principali esperimenti sull’acceleratore di particelle LHC. Al suo interno, i contenuti scientifici sono stati distribuiti lungo tutta l’area e chi ha visitato la mostra, a tratti, ha avuto la sensazione di essere totalmente immerso nelle installazioni. Per una fedele realizzazione degli spazi, infatti, abbiamo improntato una serie di riunioni con i fisici per cercare di trasformare le teorie e i dati in qualcosa di ludico e accattivante per i visitatori. Inoltre, abbiamo progettato nel dettaglio l’esperienza sensoriale da far vivere ai visitatori, consentendo ad ogni partecipante di usare il proprio corpo per provare i vari esperimenti di fisica». La scelta dei videoproiettori Tutta la mostra è stata un susseguirsi di interazioni, simulazioni, interviste video, distribuite lungo uno degli ultimi piani del museo. Un’area che da un lato affaccia su uno spazio sottostante molto alto, la cui parete frontale è stata sfruttata per una proiezione imponente di oltre 12 metri. «Sono diversi i videoproiettori utilizzati per questa mostra – ci dice Walter Farioli. Prima di inoltrarci nell’installazione e capire quali videoproiettori impiegare, abbiamo analizzato accuratamente gli spazi e le modalità di rappresentazione video, oltre a verificare quali fossero i dispositivi da utilizzare già in possesso della struttura. La scelta è ricaduta sui videoproiettori NEC più prestazionali, quelli della nuova serie PA622, perché garantivano una luminosità maggiore in un ambiente non totalmente oscurato. Non solo, dovendo dar luogo a delle proiezioni in stacking, abbiamo sfruttato al meglio la nuova forma dei nuovi proiettori di questa serie, i quali presentano la parte superiore totalmente piana che ne agevolano il posizionamento uno sull’altro, facilitando così le installazioni di questo tipo. Infine, le ottiche hanno completato al meglio il processo di calibrazione delle immagini». Cinque macro installazioni tematiche Sono cinque le aree tematiche previste all’interno della mostra Oltre il limite, tutte corredate da interviste video di approfondimento: – Reti Spazio Tempo – Bosone – Spazio extradimensionale – Onde e Particelle – Espansione dell’Universo Come si può vedere dallo schema di fianco riportato, oltre a questi spazi, sono stati previsti al centro della sala 4 tavoli d’approfondimento, quattro diversi mapping, anche in questo caso realizzati con videoproiettori NEC. «L’intera installazione della mostra è stata realizzata grazie ad un mix di proiettori – continua ad illustrarci il progetto Walter Farioli. Tutta la serie nuova di videoproiettori NEC è stata usata per fare le proiezioni perimetrali.


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