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Case History dal canto suo l’architetto Francesca Spirito – basato interamente sull’idea di realizzare una sala configurabile in tantissimi modi. Come? Abbiamo previsto delle pareti modulari rimovibili, per consentire la formazione di uno spazio continuo con le aree antistanti. La stessa platea composta da 200 poltrone, in poche mosse, senza alcuno sforzo e in tempi ridotti, può scomparire dalla scena. A partire dalla prima linea, infatti, ogni fila di poltrone, con un sistema elettronico progettato ad hoc, va a riporsi sotto la fila posteriore. Così via, fino all’ultima fila, tutte le poltrone vanno a creare una parete verticale, schiacciandosi contro un solo lato della sala. Con questa nuova conformazione, oggi la sala può ospitare diverse attività, dallo spettacolo al cinema, dalla mostra alla sperimentazione teatrale, passando per attività culturali di vario genere. Può essere utilizzata persino come punto informativo con proiezioni dedicate alle attrattive presenti in città. Pertanto, oggi, definirlo teatro, è quantomeno riduttivo». L’impianto video: esperienza immersiva Nell’immaginario comune, quando si pensa al cinema come struttura, spesso ritorna in mente una sala con un solo punto di proiezione posizionato alle spalle dello spettatore. Un luogo da dove parte l’unico fascio di luce nel buio ricreato durante ogni rappresentazione. Per l’ex Cinema Diana questo concetto è stato 48 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2015 ampiamente superato. La sala infatti prevede l’impiego di 14 videoproiettori, disposti lungo tutte e quattro le pareti, e installati a coppie per un totale di 7 abbinamenti. L’installazione è stata realizzata con 14 proiettori Canon da 6.000 Ansi Lumen, con risoluzione 1920 x 1200 pixel, settati per lavorare in perfetta sincronia. Sono state utilizzate ottiche diverse per adattarsi alle distanze e mantenere una dimensione di schermo uniforme per tutte e 4 le pareti (7,6 x 4,75 m ; 1 pixel = 3,9 mm). La gestione dell’impianto è stata affidata al software Dataton Watchout, mentre la trasmissione dei segnali video è gestita con extender Extron e cavi Cat 6. Nello specifico l’impianto prevede 3 server (4 uscite video 1920 x 1200 cad.), 1 Watchpax a 2 uscite e un laptop per il controllo dell’intero sistema: – Funzionalità blending orizzontale e verticale dei proiettori per ogni parete – Deformazione geometrica, indispensabile per ottenere una perfetta collimazione degli schermi – Sincronizzazione contenuti: l’impianto può anche essere gestito come un unico grande schermo – Regia: per creare uno show dedicato ad ogni evento e gestire l’acquisizione di sorgenti esterne come telecamere (live) o altri dispositivi – Matrice video per selezionare la sorgente esterna da mandare in onda. La sala centrale dell’ex Cinema Diana. Dispositivi utilizzati 14 Videoproiettori Canon XEED WUX6000 8 Ottiche grandangolari Canon RS-IL05WZ 6 Ottiche standard Canon RS-IL01ST 14 Staffe per videoproiettori 4 Cavi DVI-DVI 10 metri 8 Extender DVI si Cat 5 3 PC con 1 ingresso DVI-D e 4 uscite DVI-D 1 Sistema Watchout 1 Switch Ethernet RJ45 a 20 uscite 1 PC adibito alla funzione di Producer 1 Monitor 40” con funzione di controllo 300 Cavi di rete UTP Cat.5 3 Schede di acquisizione XE100 PRO per le dirette 1 Matrice DVI-D PRO 4 ingressi / 4 uscite


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