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TABELLA 4a- PIEDINATURA CONNETTORE TYPE C FEMMINA (PRESA) A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A10 A11 A12 GND TX1+ TX1- VBUS CC1 D+ D- SBU1 VBUS RX2+ RX2- GND GND RX1+ RX1- VBUS SBU2 D- D+ CC2 VBUS TX2- TX2+ GND B12 B11 B10 B9 B8 B7 B6 B5 B4 B3 B2 B1 TABELLA 4b- PIEDINATURA CONNETTORE TYPE C MASCHIO (CAVO) A12 A11 A10 A9 A8 A7 A6 A5 A4 A3 A2 A1 GND RX2+ RX2- VBUS SBU1 D- D+ CC1 VBUS TX1- TX1+ GND GND TX2+ TX2- VBUS CC2 D+ D- SBU2 VBUS RX1- RX1+ GND B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8 B9 B10 B11 B12 GND = massa; VBUS = Bus di alimentazione ; SBU = Bus secondario ; CC = Canale di configurazione; D+ e D- = USB 2.0 RX+ e RX- = High Speed Data (RX per USB, TX per modalità alternativa DisplayPort); TX- e TX+ = High Speed Data (TX per USB , RX per modalità alternativa DisplayPort). Figura 3C. Il connettore USB 3.0 Micro-B è composto da 2 sezioni affiancate. Nella femmina, la porzione di sinistra è quella dove sono alloggiati i Pin tipici dell’USB 2.0, mentre la porzione di destra ospita i nuovi contatti della 3.0. La retro-compatibilità è garantita dalla possibilità di inserire un connettore maschio USB 2.0 Micro-B nella porzione di sinistra del nuovo connettore. contatti della trasmissione in half duplex (per consentire il collegamento con un dispositivo USB 2.0, tramite adattatore) e i 2 contatti di alimentazione. Inoltre, è presente un pin (CC) per l’identificazione del verso di collegamento del cavo (host/slave) e un pin ‘secondary bus’ (SBU): questi due ultimi pin aprono la strada a quello che rappresenta un utilizzo veramente rivoluzionario della connessione USB Type-C. Non volendo in questo primo articolo addentrarci in una dissertazione troppo tecnica, possiamo comunque puntualizzare che un cavo di collegamento con connettori Type-C, che possieda tutte le funzionalità specifiche, integra un chip in grado di rispondere a messaggi che gli vengono inviati sul canale di configurazione (CC) dalle apparecchiature connesse: in questo modo, oltre alle configurazioni standard per la fornitura di alimentazione (0,9/1,5/3A @5V), i dispositivi possono negoziare forniture elettriche specifiche (secondo i 5 profili standard a cui si è accennato precedentemente). Sempre attraverso messaggi specifici scambiati tra le apparecchiature attraverso il canale di configurazione (CC), i canali full duplex, i canali half duplex e il canale ‘secondary bus’ possono essere usati insieme in modo da concorrere a creare trasmissioni direzionali da ‘slave’ ad ‘host’ di tipo completamente diverso, come Display Port 1.3, MHL 3.0, PCI Express ed Ethernet Base-T. Grazie a questa potenzialità, chiamata ‘Alternate Mode’, e alla capacità di erogare notevoli correnti di alimentazione ai dispositivi (argomenti che tratteremo più approfonditamente in prossimi articoli), nonostante possieda una velocità di trasferimento che è circa la metà di quella di una porta Thunderbolt, la porta USB Type-C trova posto sul recente MacBook 2015 (che ha una sola porta Type-C gen 1 da 5 GBit/sec per tutto, dall’alimentazione al trasferimento dati e al video out). Data Rate Power (data port) Versione Modalità Anno teorica reale (SSD hard disk data transfer) 1.0 Low Speed 1997 1,5 Mb/s n.d. 2,5 W 1.1 Full Speed 1997 12 Mb/s n.d. 2,5 W 2.0 High Speed 2000 480 Mb/s 280 Mbit/s 2,5 W 3.0 SuperSpeed 2008 5 Gb/s 3,6 Gbit/s 4,5 W 3.1/3.1 C SuperSpeed+ 2013 10 Gb/s 7,3 Gb/s 100 W (power delivery versions), dal 2012 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2015 15 LE VERSIONI DELL’INTERFACCIA USB


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