Page 17

Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 17 Italia nelle aree densamente popolate) e si è adottato un margine di 3 dB: di conseguenza, la riduzione rispetto al livello nominale risulta di 14,9 dB e il livello di potenza d’uscita dei segnali DVB-T/T2 è di 97,1 dBμV, pari a 11,7 dBm (inizialmente, si ipotizza che tutti i segnali siano ricevuti con lo stesso livello). Il guadagno effettivo dell’amplificatore dopo la riduzione applicata è di 25 dB: ne consegue che il livello dei segnali DTT ricevuti in antenna sia di -36,7 dBm, pari a 72,1 dBμV. Lo scenario simulato prevede che i segnali DTT siano inviati all’amplificatore insieme ad un certo numero di segnali LTE. I livelli dei segnali LTE in downlink e in uplink ricevuti dall’antenna TV sono stati impostati in accordo con la Tabella 2, evitando quindi casi estremi più pessimistici. Si noti che è stata considerata la presenza di una sola BTS LTE: in un caso generale, queste BTS saranno distribuite sul territorio con una certa densità, cumulando i contributi interferenti. Confrontando questi valori di segnale ricevuto con quelli dei segnali DTT, si ricava un valore di C/I (inteso come rapporto tra il livello del segnale DVB-T/T2 e il livello del segnale LTE su altra frequenza) di -31,7 dB per segnali LTE downlink e di -3,7 dB per segnali LTE uplink. In casi più sfavorevoli (ai limiti dell’area di copertura DTT), il C/I rispetto a segnali LTE down link può arrivare a circa -72 dB. Il simulatore rappresenta ciascuno dei segnali digitali, DTT o LTE, come un insieme di N portanti equispaziate (in questo caso si è scelto N pari a 10), distribuite all’interno della propria banda (8 MHz per segnali DTT, 5 MHz per segnali LTE), di potenza pari a 1/N della potenza del segnale. Tutti i possibili prodotti d’intermodulazione tra tutte le portanti così ottenute sono calcolati analiticamente, sommando la potenza interferente generata all’interno dei canali d’ingresso e determinando quindi il valore di C/I (inteso come rapporto tra la potenza del segnale utile e la potenza del segnale interferente co-canale dovuto ad intermodulazione) per ciascuno dei canali. Si noti che i segnali LTE sono stati simulati con livello costante, come se l’occupazione del traffico dati trasportato fosse costantemente pari al 100%: non si è cioè tenuto conto del fatto che, nella realtà, il livello effettivo di un segnale LTE può variare istante per istante in funzione del traffico dati trasportato. Infine, per valutare gli effetti di un filtraggio ‘inline’ del segnale a monte dell’amplificatore a larga banda, le simulazioni sono state ripetute anche modificando i livelli dei segnali d’ingresso secondo la funzione di trasferimento di due diversi filtri, denominati nel seguito ‘a pendenza graduale’ e ‘Ofcom’ (vedi Figura 3): – Il filtro ‘a pendenza graduale’ consente un’elevata attenuazione sui segnali LTE, ma al costo di un’elevata perdita di inserzione sugli ultimi canali DTT, che potrebbero quindi non essere più ricevibili se ci si trova ai bordi dell’area di copertura; – Il filtro ‘Ofcom’ introduce una limitata perdita d’inserzione, ma non attenua in modo significativo il primo blocco LTE di 10 MHz: è quindi indicato soprattutto nei casi in cui la BTS non irradia quel primo blocco, o lo irradia a potenza ridotta. Figura 3. Funzione di trasferimento dei due filtri in-line considerati TABELLA 2 – PARAMETRI DEI SEGNALI LTE CONSIDERATI Downlink Uplink EIRP 59 dBm 23 dBm Distanza 71 m 22 m Attenuazione radio 64 dB 56 dB Livello segnale ricevuto -5 dBm -33 dBm


Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012
To see the actual publication please follow the link above