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Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Long Term Evolution DISTURBI IN RICEZIONE LTE: quale impatto sui segnali DTT I segnali LTE negli impianti di ricezione DTT possono causare l’intermodulazione dell’amplificatore di testa, con conseguenti disturbi su tutti i canali TV. I risultati riportati in questo articolo derivano da simulazioni e misure sperimentali realizzate presso il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai. Figura 1. Allocazione dei canali per servizi LTE nella banda 790÷862 MHz (FDD) La porzione della banda UHF tra 790 e 862 MHz (detta brevemente banda 800 MHz) è stata sottratta al broadcasting televisivo a favore dei servizi di telefonia mobile a standard LTE, il cosiddetto 4G, recependo una delibera della Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni (WRC-07). La coesistenza di servizi broadcast e cellulari in bande di frequenza adiacenti, con diverse aree di copertura e potenze emesse, potrebbe generare problemi alla ricezione dei segnali televisivi. Se una BTS 4G (stazione radiobase LTE) è installata a breve distanza, le zone particolarmente critiche sono situate ai limiti dell’area di copertura dei trasmettitori DTT (DVB-T o DVB-T2). Infatti, i sintonizzatori dei televisori potrebbero risentire di un’eccessiva potenza interferente (‘in-band’ o ‘out-of-band’) generata dal segnale 4G; inoltre, nel caso di ricezione mediante impianti centralizzati d’antenna, si evidenzia il rischio d’intermodulazione dell’amplificatore a larga banda del centralino, con conseguenti disturbi su tutti i canali della banda UHF. È quindi importante studiare a fondo le problematiche che potrebbero sorgere nella ricezione televisiva domestica e individuare possibili tecniche di mitigazione. In quest’ottica sono stati avviati numerosi studi a livello internazionale: tra questi ricordiamo i lavori ad opera del CEPT (Conférence Européenne des Postes et des Télécommunications), dell’EBU (European Broadcasting Union) e del Consorzio DVB. In particolare, i risultati riportati in questo 14 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 articolo derivano da simulazioni e misure sperimentali realizzate presso il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai nell’ambito delle attività promosse dal DVB. UHF: broadcast e 4G Con l’assegnazione della banda 800 MHz ai servizi 4G a standard LTE, la banda UHF dedicata ai servizi broadcast viene limitata alle frequenze tra 470 e 790 MHz (canali 21 ÷ 60) e ridotta così di 9 canali televisivi. I 72 MHz residui, destinati ai servizi LTE, sono stati allocati in Europa secondo il sistema FDD, come riportato in Figura 1. La banda per canale LTE è di 5+5 MHz, o multipli; la banda LTE complessiva è pari a 30+30 MHz. La banda di guardia tra i canali broadcast e i canali LTE downlink è di solo 1 MHz. Si nota che i canali in uplink sono a frequenze più lontane rispetto ai canali broadcast, per ridurre l’interferenza a livello domestico. In Italia sono state assegnate 3 licenze FDD (2x10 MHz ciascuna). È previsto che i livelli massimi di EIRP dei segnali LTE emessi dalle BTS (downlink) e dai terminali mobili (uplink) siano indicati dalle singole amministrazioni, in accordo comunque con le raccomandazioni emesse dal CEPT, che prevedono di non superare i valori seguenti: – 56 ÷ 64 dBm su 5 MHz oppure 59 ÷ 67 dBm su 10 MHz) in downlink. Ad esempio, nelle licenze assegnate in Germania


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