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Conoscere E per questa ragione chiede un incontro al fine di poter rappresentare più compiutamente le proprie opinioni in merito. La risposta non è pervenuta ma l’azione degli uffici ministeriali non si fa attendere. La bozza del Ministero dello Sviluppo Economico Il 23 marzo 2011 sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico appare una bozza di Decreto Ministeriale intitolata “Regolamento di attuazione dell’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 26 ottobre 2010, N° 198”, recante “Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni” che esplicitamente va ad abrogare il DM delle poste e telecomunicazioni del 23 maggio 1992, n. 314 “Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 28 marzo 1991, n. 109, in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni”. Viene fissata al 15 aprile il termine ultimo per l’invio delle osservazioni. Il 13 aprile Confartigianato, antennisti ed elettronici, con una lettera a firma del presidente Luciano Mattozzi, invia le osservazioni, uno stralcio delle quali è di seguito riportato. Osservazioni al DM in fase di emanazione recante l’attuazione delle disposizioni di cui alle lettere da a) ad f) dell’articolo 2, comma 2, del DLgs 26/10/ 2010, n. 198. 34 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 – Si ritiene che l’abrogazione del DM 314/92 sia obbligata anche alla luce del punto (2) della direttiva 2008/63/ CE che, all’ultimo capoverso, recita: “Nel corso degli ultimi decenni il settore delle telecomunicazioni ha registrato un’evoluzione considerevole per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della rete e, in particolare, per quanto riguarda l’apparecchiatura terminale”. – Inoltre, l’evoluzione tecnologica ha permesso una maggiore separazione tra le apparecchiature e gli impianti interni. Ciò consente di realizzare gli impianti interni a prescindere dalle apparecchiature terminali di telecomunicazioni, purché gli stessi impianti abbiano caratteristiche idonee alla “fruizione di servizi di comunicazione elettronica”(cfr. D.Lgs.259/03, Art.209) e vengano realizzati secondo la regola dell’arte seguendo le Norme tecniche specifiche. – Ne consegue che gli impianti di comunicazione elettronica sono a tutti gli effetti impianti “radiotelevisivi ed elettronici” cioè “componenti impiantistiche necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali e dei dati” (cfr.DM37/08, Art.2, comma 1, lettera f) e le loro caratteristiche evolute consentono di soppiantare rendendo inutili i vecchi impianti telefonici interni regolati dal vecchio DM 314/92. – Nell’articolo 3 non viene mai richiesto all’impresa che intende abilitarsi presso il Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico il requisito di qualificazione l’abilitazione al DM 37/08 articolo 1, comma 2, L’RJ-11, il connettore per eccellenza del mondo telefonico, sta lasciando il passo al può performante RJ-45 La telefonia IP, residenziale e professionale, ha aperto la strada allo sviluppo di reti di telecomunicazioni avanzate e integrate


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