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Formazione Comunicazioni televisive e banda larga EUROSATELLITE La comunicazione digitale, sia televisiva che a larga banda con terminali fissi o mobili, sta evolvendo a ritmi elevati. La fruizione dei contenuti e delle applicazioni assume un aspetto sempre più personale: ci stiamo avvicinando al personal broadband. Il mondo delle telecomunicazioni cellulari ha portato a termine, lo scorso 22 settembre 2011, l’asta per l’assegnazione, agli operatori di telefonia mobile, delle frequenze degli 800MHz che fino ad ora costituivano i canali televisivi dal 61 al 69; sia per allocare su queste frequenze (e non solo su queste) i nuovi servizi a larga banda per il mobile verso la quarta generazione 4G definiti LTE (Long Term Evolution), sia per poter veicolare sempre meglio e ovunque le applicazione tipiche di Internet con il protocollo IP su banda larga. Nel campo delle reti telefoniche fisse si sta progettando in modo molto concreto, e in alcune realtà geografiche si sta già realizzando, la nuova rete in fibra ottica (definita NGN) che consentirà accessi ad oltre 100Mbps per ciascuna abitazione o azienda. La televisione Digitale terrestre che utilizza lo standard DVB-T sta completando la copertura del territorio nazionale, entro i primi mesi del 2012 sarà spento l’analogico su tutto il territorio nazionale. Da questi scenari risulta evidente come le risorse frequenziali siano un bene prezioso per veicolare informazione. Questa evoluzione porta quindi a utilizzare 64 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 in modo sempre più efficace le risorse; un po’ come trasportare sulla stessa autostrada con lo stesso autotreno una maggiore quantità di merce che, in questo caso, si chiama ‘informazione numerica’, sia nel mondo delle reti telefoniche fisse e mobile che in quello televisivo. Maggiore trasporto di programmi In questo contesto, la vecchia televisione registra una riduzione del numero di canali utilizzabili e quindi deve ‘ingegnarsi’ per non veder diminuire la propria capacità di comunicazione, incrementando numero e qualità dei servizi possibili. È noto come il DVB consenta di trasportare sullo stesso canale 5-8 programmi in qualità standard, quando in analogico se ne poteva trasportare soltanto uno. Su un canale terrestre, con il DVB-T, è possibile veicolare 5 programmi digitali in qualità standard, codificati attraverso lo standard MPEG-2, ma addirittura 8 se fossero digitalizzati in MPEG-4, oppure 3 in alta definizione HD. Naturalmente si è studiato anche il sistema di rendere ancora più efficiente il trasporto evolvendo verso una versione di DVB di seconda generazione, definito DVB-T2 per la tv digitale terrestre e DVB-S2 per il satellite. Così sarà possibile trasmigrare in modo completo verso l’alta definizione o addirittura il 3D magari con retro compatibilità verso l’HD. Non solo, il sistema DVB-T2 consentirà di migliorare le prestazioni delle reti SFN. La tecnologia DVB-T2 e la rete SFN La tecnica SFN costituisce un grande passaggio tecnologico verso un sistema di comunicazione che può aiutare a superare Nella figura lo schema a blocchi del laboratorio DVB di seconda generazione


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