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Fait www.fait.it CENTRALINI TERRESTRI A LARGA BANDA Una gamma di 3 centralini, con livelli d’uscita da 116 a 124 C735: brevettato, a ingressi configurabili dBμV, filtro LTE inseribile tramite switch interno e banda V a partire dal canale 35. L’alimentazione è di tipo switching. Dopo il successo del decoder X-Fait, dotato di telecomando universale TV, Fait propone 3 centralini terrestri a larga banda: C535, C635 e C735. Hanno caratteristiche comuni come il contenitore in metallo pressofuso, l’alimentatore switching, il filtro LTE inseribile tramite uno switch interno e l’allargamento in basso della banda V, per un’ottimale amplificazione del canale 36, utilizzato dal mux in isofrequenza di Mediaset. Ovviamente, differiscono per i livelli d’uscita, che determinano il numero di prese di utente: per il modello C535 è pari a 116 dBμV, utili per servire 30/40 prese; il modello C635 da 120 dBμV può gestire 60/80 prese di utente, mentre il top di gamma C735, adatto a impianti di oltre100 prese d’utente, offre due uscite equilivello da 120 dBμV oppure un’uscita da 124 dBμV e la seconda di tipo test, attenuata di 30 dB. C735, con 4 configurazioni Il modello che offre un’innovazione particolare è proprio il C735 perché definisce una nuova categoria di centralini: a ingressi configurabili. Il mercato offre centralini a larga banda, a filtri di 138 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 32 - 201019 C735, centralino Fait per grandi impianti canale e programmabili. Nel modello C735, invece, bisogna scegliere la configurazione più opportuna fra le 4 UHF disponibili. Vediamo quali sono i vantaggi. Se, ad esempio, l’impianto di ricezione richiede l’utilizzo di 2 ingressi, 1 per la banda III e 1 per la banda UHF, in un centralino banda larga tradizionale a 4 ingressi, i segnali di banda IV sono miscelati a quelli di banda V e successivamente uniti a quelli di banda UHF tramite un accoppiatore, che introduce una perdita di 4/5 dB, prima di raggiungere lo stadio amplificatore. Il centralino C735, invece, in base alla configurazione impostata, invia direttamente i segnali d’ingresso all’amplificatore UHF, bypassando eventuali miscelatori e/o accoppiatori, per cui migliora anche la piattezza delle bande; la selezione di configurazione viene effettuata tramite un commutatore a slitta che agisce sulla polarizzazione di diodi pin, che si comportano come interruttori RF e canalizzano i segnali nei vari percorsi. Quando il segnale non deve essere miscelato, l’elettronica del centralino lo invia direttamente allo stadio di amplificazione: la qualità dei segnali si avvantaggia, l’equalizzazione è più bilanciata e l’affidabilità migliora. Per ogni configurazione disponibile è come se avessimo a disposizione un centralino diverso: un vantaggio per i rivenditori che con un solo prodotto possono soddisfare più richieste e per l’installatore che, durante la messa in opera di un impianto può decidere, se la situazione lo richiede, una configurazione d’impianto diversa da quella che aveva pensato in origine, senza sostituire il centralino. Infine, nel caso i segnali ricevuti siano abbastanza forti, è possibile bypassare il primo stadio con guadagno da 10 dB, con il vantaggio di ridurre la cifra di rumore complessiva. L’insieme delle innovazioni elencate è oggetto di brevetto: tutto ciò ad un prezzo paragonabile a quello dei normali centralini a larga banda. FAIT C735: CENTRALINO TERRESTRE A LARGA BANDA N° Ingressi 5, di cui 3 UHF configurabili a 5 ingressi FM+S - III - IV - V - UHF Possibili configurazioni a 4 ingressi FM+S - III - IV - V a 4 ingressi FM+S - III - UHF - UHF a 3 ingressi FM+S - III - UHF Limite superiore selezionabile (banda V e UHF) 790 / 862 MHz Regolazione guadagno -20 ÷ 0 dB, per ogni ingresso Telealimentazione Sì, 12 Vc.c. 50 mA Uscite RF 2, configurabili 1 uscita a 124 dBμV Configurazione uscite RF 1 uscita test a -30 dB 2 uscite equilivello a 120 dBμV Due guadagni selezionabili 35/45 dB, tilt 6 dB Alimentazione 220 Vc.a. / 8W Dimensioni in mm 190 x 170 x 45


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