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* A cura di Claudio Pavan, Presidente Unione Regionale Antennisti Confartigianato Lombardia e Membro segretario SC 100D del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). L’SC 100D è il Comitato che si occupa delle Norme e delle Guide per gli impianti d’antenna Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 35 lettera b). Questo viene ritenuto da Confartigianato un punto non accettabile. – La normativa in bozza tratta di installazioni elettroniche. Per usare la definizione del “nuovo DM” esse sono definite di “comunicazione elettronica”. Non c’è dubbio che tale installazione può essere eseguita esclusivamente da imprese abilitate al DM 37/08 articolo 1, comma 2, lettera b). Non è accettabile per la Categoria che esista un impianto tecnologico fuori dalle regole di generale qualificazione dettate dal DM 37/08. – Non è accettabile l’indicazione del numero minimo di addetti così come previsto al comma 2 dell’articolo 3, in quanto si ritiene che la dimensione delle imprese non possa essere oggetto di decretazione poiché il numero di addetti non incide sulla qualità dei lavori; pertanto la dimensione dell’azienda deve essere lasciata alla libera scelta al committente e/o alle clausole di eventuali appalti. Anche l’indicazione della strumentazione rischia di risultare rapidamente superata dalla tecnologia; pertanto si ritiene necessario un rimando alle indicazioni delle Norme tecniche specifiche. – Da ultimo, per l’articolo 3 segnatamente al comma 2 lettera j sono indicati Euro 400 per diritti amministrativi, mentre il facsimile della domanda riporta Euro 600. Apparecchiature terminali di telecomunicazione: sintesi consultazione pubblica Il 6 maggio 2011 il Dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico pubblica il documento di sintesi della Consultazione pubblica concernente la bozza di decreto ministeriale sul Regolamento di attuazione dell’articolo 2, comma 2, del Decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 198 recante “Attuazione della Direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni”. Considerazioni finali Esternate le dovute osservazioni, Confartigianato riconosce che il Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n.198, per la Categoria che rappresenta è considerabile sicuramente un passo avanti rispetto al precedente DM 314/92. Ad esempio, laddove si semplifica il meccanismo delle abilitazioni riducendole da tre a una, con una sostanziale riduzione dei requisiti ‘strutturali’ in precedenza considerati ed uniformandoli a quelli per il rilascio dell’abilitazione di 3° grado (la minore). Questo è senza dubbio un elemento di positività. Sul piano pratico, ora, è possibile che l’impresa artigiana sia agevolata ad accedere all’abilitazione unica senza le limitazioni che prima soffriva, e che nei fatti impedivano, al fine di conseguire quella di secondo o primo grado. Resta incomprensibile il motivo per cui si debba pagare un’imposta per lavorare, avendo l’abilitazione del DM 37/08. E adesso? Al momento non resta che attendere gli sviluppi, confidando che il legislatore sappia interpretare serenamente il dettato della direttiva Europea e le osservazioni pervenute da un’Associazione che e appresenta gli artigiani installatori in Italia. Reti telefoniche, di telecomunicazione, audio video, controllo, dati: il cavo di cablaggio strutturato e il suo connettore RJ-45 sono in grado di veicolare qualsiasi segnale


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