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Figura 3 Elementi di etichettatura dei servizi 3DTV Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2011 31 Etichettatura dei segnali per la corretta individuazione e visualizzazione Nelle specifiche DVB-3DTV è stato dedicato ampio spazio all’etichettatura dei segnali, il cosiddetto ‘signalling’, che permette al decoder ed al Tv di individuare il formato, il codec utilizzato e gli eventuali sottotitoli per garantire una corretta elaborazione e visualizzazione. Le informazioni specifiche di programma (PSI) e servizio (SI) devono essere utilizzate per indicare la presenza di servizi 3DTV nel flusso di trasporto (TS) MPEG-2 con le necessarie estensioni ed in base alle indicazioni riportate dettagliatamente nel BlueBook A154. Queste informazioni possono essere utilizzate nei decoder e nei Tv anche per evidenziare la presenza dei programmi 3DTV all’interno della guida programmi EPG. Tra le novità introdotte dallo standard DVB- 3DTV troviamo anche il ‘video depth range descriptor’ che offre una scelta di metodi per definire la profondità o la disparità di informazioni per i contenuti 3D ed utilizzarle nel posizionamento delle schermate grafiche OSD e per migliorare il comfort di visione. OSD e sottotitoli in 3D L’aggiunta della terza dimensione comporta per i broadcaster e i produttori hardware l’obbligo di ridefinire il layout delle schermate grafiche, il cosiddetto OSD, e i servizi ad esso associati come ad esempio i sottotitoli. Nello standard 2D, qualsiasi messaggio che compare sullo schermo (canale codificato, status slot CI, banner canale, EPG, ecc.) viene infatti semplicemente proiettato in sovrimpressione con uno sfondo trasparente o opaco mentre nel caso del 3D la sua posizione deve essere attentamente calcolata in base agli oggetti che appaiono sullo schermo ed all’intervallo di profondità di comfort. Se non sono disponibili informazioni sulla posizione degli oggetti video, una possibile soluzione è quella di convertire il video da 3D a 2D e inserire l’overlay grafico come elemento 3D davanti o dietro il video. Altra soluzione è quella di traslare il video su un piano più lontano per tutto il tempo di permanenza in primo piano dell’OSD. La distanza degli oggetti rispetto allo schermo viene espressa in termini di disparità ed inserita nell’apposito descriptor. La specifica EN300743 che riguarda i sistemi di sottotitolazione DVB è stata rivista in ottica 3D con l’aggiunta del segmento DSS (Disparity Signalling Segment). Il DSS comprende la definizione di sotto-regioni all’interno di una regione con differenti valori di disparità che permettono di posizionare i sottotitoli su diversi piani di profondità ed un valore di default utilizzato dai decoder non in grado di sfruttare questa caratteristica. Il posizionamento multi-piano garantisce un maggiore realismo nelle scene


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