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MONITOR SHARP PN-V601: LE CARATTERISTICHE Posizionamento Verticale e Orizzontale Pannello / Retroilluminazione LCD / LED full array Diagonale 60” Risoluzione 1.366 x 768 Rapporto di contrasto 2.400:1 Luminosità 700 cd/m2 Consumo 480w Dimensioni (LxAxP) in mm 1335x149x754 Peso in Kg 44 opportunamente programmato è in grado di selezionarli uno ad uno e di tararli. Accade spesso di non dover intervenire sulle regolazioni; ci è capitato di dover diminuire la luminosità talmente sono performanti. Non bisogna intervenire sulla colorimetria perché è stabile: un altro aspetto fondamentale per ridurre le perdite di tempo a zero». I punti di forza Il vantaggio principale riguarda la possibilità di modulare schermi di qualsiasi dimensione, con risoluzioni molto elevate, visibili anche anche a pochi metri di distanza. Inoltre, possono essere utilizzati in configurazione verticale, per esaltare l’aspetto scenografico. Le installazioni effettuate da AdM Event Service hanno riscontrato un qualità visiva molto elevata, anche a distanza ravvicinata. È importante avere contributi video di alta qualità, sopratutto in configurazioni superiori a 2x2: con risoluzioni da 1080p e compressioni Apple ProRes422 si possono gestire videowall anche di dimensioni maggiori. La luminosità è elevata, fino a 1.500 candele per ogni monitor (PN-V602) e ciò garantisce un risultato sempre di alta qualità, nonostante l’elevata illuminazione ambientale. A.d.M. Event Service Via Avigliana, 77 - 10040 Rivalta di Torino TO Tel. 011 90 32 999 www.admevent.it - info@admevent.it Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2012 Speciale Sharp 7 l’accoppiamento, in termini di risoluzione, fra il filmato e la matrice dei pixel. Bisogna scegliere un’elettronica ad hoc, che indirizzi ad ogni monitor del videowall una porzione dell’immagine avente la stessa risoluzione del pannello. Ogni PN-V601, di suo, offre il loop through e ripropone in uscita il segnale d’ingresso. Ad esempio, nel caso di un videowall 3x3 ci sono quasi 6mila pixel di base e l’elettronica suddivide in nove parti l’immagine, inviando a ciascun monitor del videowall la propria parte d’immagine. L’installazione I monitor flat, come questi PN-V601, si possono appendere ad una parete, con apposite staffe. Non è quindi richiesto uno spazio posteriore dedicato, come accade per soluzioni più tradizionali. Quindi, la cablatura e gli interventi di manutenzione vengono eseguiti frontalmente: in manifestazioni temporanee, come le fiere, si tratta di un aspetto importante. «Con il cliente Gucci, ad esempio – spiega de Marco – siamo intervenuti quando lo stand era già stato definito e abbiamo dovuto studiare un adattamento, un’installazione ad hoc in un contesto ben definito. La soluzione a matrice di Led non sarebbe stata praticabile perché dietro vi era una parete piuttosto spessa». AdM Event Service, per garantire l’incolumità di questi monitor ha studiato protezioni ad hoc costituite da pannelli di acciaio profilati da 6/10 che proteggono la cornice, rimanendo in posizione finché il videowall è stato completato. L’attività di rental prevede tempi ristretti per il montaggio e lo smontaggio. «Anche la taratura – conclude de Marco – viene effettuata con un solo telecomando sincronizzato su ciascun monitor, cosa molto pratica. I monitor sono collegati in link via RS 232, uno dopo l’altro, e il telecomando Evento Bally a Cannes: videowall 1x3 con monitor Sharp PNV-601. Collegamento gestito via DVI-D singolo su ogni monitor; sistema di gestione monitor con Mac Pro e software Catalyst ProV4. La scheda grafica Matrox Triple Head to GO suddivide il filmato in 3 porzioni. La risoluzione del video prodotto ‘pixel to pixel’ è pari a 1.366 pixel di base per 2.304 pixel di altezza Un videowall di AdM realizzato per Essie. In questo caso la configurazione è da 2x2


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