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Conoscere audio adeguate alla qualità dell’impianto. Al contrario, un’errata disposizione dei diffusori comprometterà inesorabilmente la resa acustica complessiva. Sono molteplici i fattori che influenzano la scelta dei diffusori e la loro disposizione. Naturalmente, chi vuole creare una sala Home Cinema dovrà strutturare un impianto ad hoc, anche nell’arredo acustico; discorso diverso, invece, dovrà essere fatto se la soluzione riguarderà un sistema da installare in soggiorno. La disponibilità di diffusori da incassare nelle pareti, in grado di offrire prestazioni qualitative di alto livello può aiutare il custom installer se la predisposizione è stata definita durante la costruzione o la ristrutturazione. Prendendo come riferimento lo schermo di proiezione o il display, i diffusori frontali in un sistema 5.1/7.1 di norma vengono posizionati lungo la parete, in asse con lo schermo/ display. La distanza tra i diffusori frontali deve essere pari a quella che intercorre fra ciascuno di essi e il punto dove si trova lo spettatore. In pratica si deve formare un triangolo equilatero. Gli altoparlanti posteriori, invece, sono posti dietro la posizione di ascolto, ad una distanza l’uno dall’altro non corrispondente a quella degli altoparlanti anteriori per evitare che si possano annullare a vicenda. Discorso diverso, invece, quello riguardante il posizionamento del subwoofer, che non corrisponde ad un punto preciso. Pertanto, è sufficiente che l’orecchio umano senta ma non capisca da quale direzione provengano le frequenze basse. Per abbinare 10 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2012 il sub con gli altri elementi, è importante determinare correttamente le impostazioni di fase, crossover e volume. Sistemi d’illuminazione Elemento fondamentale di qualsiasi abitazione, il sistema d’illuminazione può essere strutturato con l’obiettivo di ricreare un ambiente confortevole. I sensori di movimento, ormai, ci consentono di controllare la luce anche in zone della casa poco frequentate o difficilmente gestibili. Si pensi, ad esempio, al guardaroba, al bagno o al sottoscala. Posti dove può non essere semplice posizionare gli interruttori e dove, a volte, capita di dimenticare la luce accesa. Per fortuna, anche per questi sistemi ormai siamo di fronte ad un nuovo modo di vedere le cose. Immaginiamo un ambiente open space con un centro di comando composto da una serie di interruttori e commutatori con la possibilità, ad esempio, di controllare l’intensità di uno spot posto su un tavolo da pranzo o il fascio di luce in soggiorno. Tutto ciò oggi è possibile; non solo, si può impostare addirittura ogni circuito in modo che sfiorando un pulsante, la luce si autoimposti con parametri decisi in precedenza. Un sistema completo consente di controllare l’illuminazione di una sola camera o dell’intera casa, oppure di impostare l’intero sistema in modalità ‘tutto acceso’ o ‘tutto spento’ o, ancora, semplicemente impostare i parametri in modo che le luci si accendano e si spengano ad orari prestabiliti, anche quando si è in vacanza o fuori casa per lavoro. Per eseguire un’istallazione personalizzata è necessario disporre di una forte competenza e preparazione. Nell’immagine è rappresentato lo scorcio di un’abitazione la cui installazione ha conseguito un ambito premio di riconoscimento a livello europeo


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