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Videosorveglianza: le 5 cose da sapere Le aziende che vogliono implementare un sistema di videosorveglianza devono seguire alcuni passaggi fondamentali. È necessario, infatti, che ogni azienda elabori una serie di documenti interni relativi al servizio che, in quanto atti scritti, assumano valore legale: 1) Accordo preventivo con la rappresentanza sindacale unitaria o con la rappresentanza sindacale aziendale rispetto all’installazione dell’impianto. In difetto di accordo il Titolare può rivolgersi alla Direzione Territoriale del Lavoro. 2) Apposizione dei cartelli di informativa breve e redazione di un testo di informativa ex art. 13 D.lgs. 196/03. 3) Designazione scritta degli incaricati del trattamento delle persone fisiche che sono autorizzate sia ad accedere ai locali dove sono situate le postazioni di controllo, sia ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui sia indispensabile per gli scopi perseguiti, a visionare le immagini. L’atto di nomina deve riportare analiticamente le operazioni per cui il soggetto viene autorizzato. 4) Rispetto delle misure di sicurezza stabilite dal Provvedimento in materia di videosorveglianza – 8 aprile 2010 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 17 nonché dal D.Lgs. 196/03 5) Conservazione delle immagini limitata a poche ore o al massimo alle 24 ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a indagini di polizia e giudiziarie. In caso di attività particolarmente rischiose è ammesso un tempo più ampio, che non può superare comunque la settimana. • Nel caso in cui il trattamento di dati avvenga tramite sistemi di videosorveglianza direttamente collegati con le forze di polizia, il cartello dovrà indicare tale collegamento. Il cartello ha una funzione precisa: avvertire con immediatezza qualsiasi individuo della presenza delle telecamere, ma non è sufficiente. A questo proposito il Garante ha previsto che il titolare debba redigere un testo completo di informativa, che deve essere reso disponibile agli interessati con modalità agevoli e non onerose, in cui devono essere indicati gli elementi previsti dall’articolo 13 del D.Lgs n. 196/03. La funzione ANPR, sviluppata da Panasonic, consente il riconoscimento automatico delle targhe che verranno memorizzate in un database. Il software potrà associare ad ogni targa una notifica specifica. Consenso e bilanciamento degli interessi Il Garante ha individuato i casi in cui è possibile installare telecamere senza il consenso degli interessati: quando chi intende rilevare le immagini deve perseguire un interesse legittimo attraverso la raccolta di mezzi di prova o nell’intento di perseguire fini di tutela di persone e beni rispetto a possibili aggressioni,


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