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Dopo anni di totale abbandono, un progetto ambizioso studiato nel dettaglio, un intervento strutturale deciso e l’impiego di dispositivi di alta tecnologia, hanno riportato questa struttura ai fasti del passato. Nell’immagine di fianco, la sala centrale, inaugurata di recente alla presenza delle autorità locali, e “allestita” per l’occasione con una proiezione immersiva di forte impatto. Uno scorcio della sala durante i primi giorni di inizio lavori. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2015 53 viva. Infine, la struttura è dotata d’impianto di antintrusione, con rilevatori volumetrici e sensori sulle porta». In caso di emergenza Anche in caso di blackout, la struttura può far fronte ad una situazione di emergenza, consentendo una normale operazione di deflusso. È stato previsto infatti un UPS che gestisce 4 fari a led per la sala e l’illuminazione dei corridoi. In caso di emergenza, oltre alle lampade di emergenza sempre accese, tutto l’edificio vanta un’autonomia d’illuminazione di circa 20 minuti, tempo sufficiente a far defluire le persone presenti all’interno della sala. Conclusione «Per quanto è stato studiato nei dettagli, il progetto da sviluppare è apparso subito complesso e articolato – conclude l’architetto Francesca Spirito. In fase di realizzazione, è stato necessario l’apporto di diverse modifiche, soprattutto relative alla parte tecnologica. I lavori strutturali hanno richiesto tempi lunghi, durante i quale la tecnologia ha subito una continua evoluzione pertanto, questa parte del progetto, ha subito una metamorfosi continua. Inizialmente, infatti, eravamo partiti con un sistema diverso che prevedeva le 4 pareti laterali fisse e inclinate, perché all’epoca i proiettori posizionati in alto non garantivano la copertura totale e omogenea delle pareti. Con l’avvento dei nuovi dispositivi, siamo passati dalla progettazione di una sala rettangolare, tipica da teatro, a un ambiente che si presta a diverse disposizioni». Oggi l’edificio si è vestito di luce nuova, è in grado di cambiare abito in pochi minuti e si presenta con un parco di dispositivi avanzati, vantando un sistema Audio Video di alto livello. Pertanto, definire teatro questa struttura è riduttivo, ma allo stesso tempo è limitativo definirla cinema o auditorium, ecc. È tutte queste cose messe insieme e, molto più semplicemente, per i salernitani rimane l’ex Cinema Diana: con una veste migliore! Si ringraziano per la collaborazione: Carmine Spirito, Francesca Spirito – Studio Associato ASNOVA Francesco Granata – EdilGF Alessandro Serboli – www.dcgcompany.it Antonio Italiani – www.icvideopro.com Canon – www.canon.it Foto thecinephotographer.com


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