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I FILM ANDATI IN ONDA IN SUPER HD GENNAIO The Amazing Spider-Man 2 - Il Potere Di Electro Rio 2 - Missione Amazzonia MARZO Captain America: The Winter Soldier Monsters University APRILE Gara - MOTOGP - Quatar Wolverine - L’immortale Butterflies I Croods Musei Vaticani - Tra Cielo E Terra MAGGIO Percy Jackson E Gli Dei Dell’olimpo - Il Mare Dei Mostri Ogni volta Vasco – Capitolo III – Fronte del palco. Vita spericolata Turbo Sette meraviglie - Speciale GIUGNO I sogni segreti di Walter Mitty Il colonnato del Bernini Planes Bernini e Borromini – I 50 anni che sconvolsero Roma LUGLIO Thor: The Dark World Domus Aurea – Il sogno di Nerone Frozen - Il Regno Di Ghiaccio Sette meraviglie - Agrigento Django Unchained AGOSTO Sette meraviglie - Caserta Il Codice Da Vinci Sette meraviglie - Firenze Total Recall - Atto Di Forza Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2015 27 amplificato anche il rumore. Quindi, per ottenere il miglior risultato possibile ci si è concentrati anche su altri due importanti aspetti: disporre di un master di qualità più elevata (che proviene dalle major o dagli studi di produzione) e mettere a punto filtri e algoritmi di transcodifica capaci di preservare gli aspetti peculiari del contenuto, compresi i desiderata del regista. Bit-rate a 18 Mbps L’obiettivo del Super HD è offrire al telespettatore una migliore qualità percepita. Durante lo sviluppo del formato sono state organizzate diverse sessioni demo comparative, utilizzando differenti formati, per avere conferma che le performance raggiunte dal Super HD fossero davvero evolute. È stato effettuato anche un confronto con contenuti Blu-ray, il formato più avanzato dell’alta definizione, e con filmati UltraHD-4K; grazie anche ad un bitrate di 18 Mbps (siamo vicini al limite supportato dal decoder) le differenze sono ridotte; in alcuni casi, addirittura non percepibili. Un risultato di grande valore, nonostante il contenuto Blu-ray venga registrato a scansione progressiva e non interlacciata, come succede con il broadcasting. Dal master all’encoding Le major del cinema, così come tutti i produttori di contenuti, inviano ai broadcaster file digitali. Nel caso di Sky i server video memorizzano questi file, che sono codificati in MPEG-2 con un bit-rate di 50 Mbps. Questo format rappresenta tutt’ora uno standard di mercato anche se iniziano ad essere disponibili altre codifiche più efficaci, per ridurre la banda di frequenze necessaria. Invece, per il Super HD i file di partenza sono in formato Pro Hi-Res con bit rate a 220 Mbps. Questo formato è stato scelto dopo averne testati diversi altri, eseguendo altrettante prove di transcodifica. Per poter memorizzare questi file nei server video si procede alla transcodifica: si ottiene cosi un formato finale in MPEG-2 con bit rate a 100 Mbps; praticamente si lavora con un master che offre una qualità di partenza doppia rispetto a quello utilizzato nelle trasmissioni broadcasting lineari. La transcodifica Per realizzare la lavorazione finale viene utilizzato un transcoding che non lavora in real time. È una tecnologia che Sky ha brevettato con un proprio partner: si chiama Near Real Time e possiede un ritardo configurabile, superiore ai 5 minuti; maggiore è il tempo che si ha a disposizione e più si riesce a sfruttare la potenza del codec H.264 per ottenere qualità. In una trasmissione lineare, invece, la transcodifica viene effettuata in modalità ‘live’, durante la messa in onda del programma. In questo caso la qualità finale non può andare oltre un certo limite perché il tempo a disposizione per la transcodifica è ridotto e contenuto in 3 secondi. Invece, nel caso del Super HD i tempi a disposizione vanno da un minimo di 5 minuti in poi. Il maggior tempo consente di ottenere una qualità migliore anche dalle immagini più complesse e una miglior precisione sulla predizione dei frame successivi. Infine, si riduce il bit rate al valore di 18 Mbps. Questa modalità (maggior tempo a disposizione per effettuare l’encoding) viene utilizzata anche per il servizio Video On Demand di Sky: il transcoding di un contenuto disponibile in VOD impiega da 2 o 3 volte la lunghezza del contenuto stesso. Sky prevede di utilizzare in futuro questa proceduta anche per la trasmissione lineare, quella tradizionale di broadcasting; ciò richiede la disponibilità di una potenza di calcolo piuttosto elevata ma il risultato ripaga. La tappa successiva, ancora da pianificare, sarà il passaggio al broadcasting UltraHD-4K, oggi ancora immaturo da poter essere adottato.


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