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Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 85 percorso formativo: «Io vengo da una generazione che nasce con l’informatica e cresce con l’informatica. A mio avviso è importante porre l’accento su quanto emerge dalle tendenze dei mercati nascenti. L’utente chiede sempre più la possibilità di accedere ai propri contenuti, ovunque sia e in qualsiasi momento; basti pensare all’iPhone e all’iPad: i broadcaster ne stanno cavalcando l’onda. Ovviamente, il contraccolpo più evidente in questo momento lo subisce il settore dell’antenna, anche se sono convinto rimanga un bene di prima necessità. Il televisore a casa ci sarà sempre e, ovviamente, non può prescindere dal cavo e dall’antenna. Dal canto nostro, stiamo cercando di creare un network di installatori e di professionisti che possano entrare nella casa dell’utente con un piglio più commerciale, oltre che tecnicamente ben preparato. Sicuramente, l’arma migliore oggi è quella di specializzarsi, soprattutto sui prodotti di informatica». Siamo chiamati, dunque, ad una ristrutturazione culturale, pertanto diventa centrale la formazione. A tal proposito l’intervento di Alberto Borchiellini sottolinea l’aspetto evolutivo: «La formazione gioca un ruolo primario per accompagnare l’evoluzione tecnologica del mercato. Il nostro centro, ad esempio, in questo momento sta lavorando molto con le scuole. Gli Istituti Professionali, in generale, si sono resi conto di non avere le competenze per trasferire ai ragazzi importanti aspetti della loro professione futura. Lo scorso anno abbiamo formato circa 800 ragazzi e ci siamo trovati davanti persone preparati, con grande volontà di fare e una discreta conoscenza del mondo multimediale, superiore a quella dell’installatore classico. L’installatore classico sta vivendo un momento di smarrimento: il digitale terrestre ha portato nelle loro conoscenze numerose lacune. Rispetto all’impianto analogico è cambiato tutto, serve conoscenza tecnica e professionalità. Tutto questo, oggi, porta ad un cambiamento degli attori e, automaticamente, ad una accelerazione nell’evoluzione delle tecnologie. Le nuove generazioni vogliono essere sempre al passo con la tecnologia e avere nelle loro case servizi completi; il che significa, ad esempio, guardare la televisione e con lo stesso telecomando rispondere al citofono, piuttosto che guardare le foto digitali, oppure alzare o abbassare la tapparella della finestra. Questo cambiamento tecnologico c’è, sta avvenendo e anche molto rapidamente». Il punto di vista dell’utente finale Oggi, nei mercati di riferimento, il prodotto riveste un ruolo meno centrale di una volta: il trend sembra privilegiare il valore dei servizi e delle soluzioni. Non sempre, però, tutti gli attori del mercato danno il giusto peso al valore del servizio e alla nuova tecnologia che presenzia le nostre abitazioni. Spesso, è l’utente finale a farne le spese. Massimo Dal Molin, di Plano, riporta un’esperienza vissuta in prima persona: «Vorrei raccontare un aneddoto che testimonia il momento poco felice che vive l’utente; è utile per fotografare la mancanza di professionalità presente in diversi attori di questo mercato; uun parere da semplice utente che ha vissuto una situazione di disagio come tanti. Mesi fa decido di cambiare il mio vecchio televisore con uno di ultima generazione. Nel frattempo, avvio l’abbonamento con una pay tv e nello stesso periodo ricevo una console di giochi in regalo. Bene, decido di sfruttare al massimo tutti questi dispositivi


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