Page 27

Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Figura 3. Livelli minimi e soglie. I campi non sono verificati in tutti i punti dell’area servita. Vengono così inserite correzioni statistiche contro le variazioni del segnale nello spazio e aggiunta una correzione statistica per variazioni del segnale nel tempo Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 27 LIVELLI MINIMI E SOGLIE casi rari. Anche per il DVB-T il nemico principale in ricezione è il rumore termico: la Figura 2 illustra, tramite l’altezza delle barre, qual è il C/N (rapporto segnale/rumore) necessario per una ricezione al limite della soglia di aggancio, cioè senza alcun margine di rumore, ma in condizioni QEF. Lo fa vedere per tre diverse condizioni di ricezione (Rayleigh - Rice - Gaussian), che prendono il nome dai tre scienziati che studiarono la statistica utilizzata per calcolare questi valori. Livelli minimi e soglie Dato che non si può prevedere esattamente il campo elettromagnetico disponibile presso le case di ciascun utente, sono state fatte delle previsioni di campo, seguendo particolari norme internazionali, calcolando il campo elettromagnetico effettivo su una griglia di 200 x 200 metri. Tali previsioni vengono quindi verificate, all’atto dell’attivazione dei singoli impianti trasmettitori, eseguendo misure punto per punto (anche in questo caso seguendo normative appropriate). Dato il particolare comportamento del DVB-T, che genera interruzioni di servizio anziché scadimenti di qualità, si aumenta il campo di un certo ammontare per garantire la copertura statistica di tutti gli utenti. Un analogo incremento viene apportato per cautelarsi contro le variazioni di campo dei segnali interferenti, molto pericolosi perché sicuramente fuori intervallo di guardia oltreché forti, in funzione delle condizioni aleatorie di propagazione. Per questo motivo occorre garantire un certo margine, almeno di 5÷10 dB, da aggiungere ai valori minimi dei vari parametri misurabili in ricezione. Da prove eseguite in laboratorio con numerosi decoder commerciali è stato verificato che quasi tutti iniziano a decodificare ‘QEF’ a circa 29 dBμV: un valore molto basso; a questo valore occorre aggiungere le correzioni; come spiegheremo in seguito, questo valore raggiunge circa 39 dBμV come minimo assoluto, ma è conveniente mantenersi sui 49 dBμV. Campi elettromagnetici e livello di ricezione Il campo elettromagnetico si misura in dBμV/m e la potenza ricevuta in dBμV. Entrambe sono unità di misura che rendono molto facili i vari calcoli quando bisogna calcolare i vari livelli in una catena di distribuzione: basta sommare o sottrarre guadagni o CAMPI ELETTROMAGNETICI E LIVELLO DI RICEZIONE Figura 4. Il grafico mette in relazione la frequenza di ricezione di un’antenna in MHz con il fattore d’antenna in dB. Il fattore d’antenna è calcolato per un’antenna con guadagno di 10 dB. Nell’esempio viene indicato il procedimento da seguire per effettuare il calcolo. Nel caso l’antenna guadagni meno di 10 dB, anziché sottrarre bisogna aggiungere la differenza fra il guadagno dell’antenna e 10 dB può arrivare fino a 1x10-2, cioè un bit errato su 100 trasmessi. Normalmente, in condizioni ottimali di ricezione, l’unica fonte di degradazione del segnale è il rumore termico, per intenderci quello che provocava l’effetto neve in analogico. Nel caso della ricezione da satellite questo è l’unico disturbo che troviamo, non essendoci ostacoli lungo la tratta che provochino riflessioni, e nemmeno interferenze, a parte


Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012
To see the actual publication please follow the link above