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Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 19 inoltre, non tutti i canali possono essere correttamente ricevuti in queste condizioni; – I risultati nello scenario E sono abbastanza simili allo scenario D: con questi livelli relativi i segnali LTE in uplink forniscono infatti un limitato contributo aggiuntivo all’intermodulazione, più visibile sui canali nella parte alta dello spettro; – Lo scenario A* (in assenza di LTE) introduce una situazione più critica: uno dei segnali DTT (il canale 22) è ricevuto con livello più basso degli altri (di 20 dB), pertanto il suo margine di ricezione è inferiore. Si noti che, a rigore, una situazione di questo tipo, pur non inusuale in casi reali, non è strettamente conforme alla normativa sulla distribuzione dei segnali TV negli impianti condominiali, che prevede un minore dislivello tra i vari canali (max. 12 dB in tutte le bande VHF/UHF, 6 dB entro 60 MHz e 3 dB tra canali adiacenti): pertanto, in questo caso, l’installatore avrebbe dovuto non certificare il canale 22 come canale ricevibile o, in alternativa, adottare una tecnica di distribuzione canalizzata. Resta comunque inteso che, dal punto di vista dell’utente finale, questo canale risulta ricevibile; – Nello scenario E* (corrispondente allo scenario A*, con l’aggiunta dei segnali LTE), il rapporto tra livello del canale 22 e livello del segnale LTE in downlink è di -51,7 dB (valore comunque migliore di circa 20 dB rispetto a valori che ci si può attendere in condizioni più sfavorevoli). In presenza di intermodulazione, il filtraggio ‘inline’ a monte dell’amplificatore non è sufficiente a proteggere dall’intermodulazione il canale DTT ricevuto con livello basso. Le misure di laboratorio Nell’impossibilità di effettuare al momento test in campo su impianti centralizzati reali, a causa dell’assenza di segnali LTE già irradiati in Italia nella banda 800 MHz, il segnale LTE è stato generato in laboratorio e quindi sommato ai segnali televisivi reali ricevuti da un’antenna UHF, per essere inviato in un amplificatore a larga banda. Sono stati utilizzati tre tipi di segnali LTE campionati: • Segnale BTS “idle”, nella condizione in cui il sistema si trova in assenza di terminali utenti nel raggio d’azione della cella; • Segnale BTS con un carico di utenti tale da impegnare il 50% delle risorse (blocchi); • Segnale BTS con un carico di utenti tale da impegnare il 100% delle risorse (blocchi). Le misure descritte nel seguito si riferiscono pertanto a tre diverse tipologie di segnali LTE downlink disturbanti, come definito nella Tabella 3. Figura 5. Schema a blocchi del banco di misura; i numeri 1 e 2 indicati nella figura rappresentano i punti di misura sui segnali. L’attenuatore sostituisce la rete di distribuzione di edificio, ed è stato regolato in modo da compensare il guadagno dell’amplificatore: questo consente di confrontare le prestazioni sui segnali nei punti 1 e 2 circa a pari livello del segnale, quindi con una maggiore coerenza delle misure. L’amplificatore a larga banda è caratterizzato nella banda UHF da un livello d’uscita nominale 119 dBμV e guadagno massimo 42 dB TABELLA 3 – TIPOLOGIE DEI SEGNALI LTE DOWNLINK UTILIZZATE Nome configurazione Larghezza di banda Data-rate “LTE 100%” 10 MHz 100% “LTE 50%” 10 MHz 50% “LTE idle” 10 MHz Idle


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